La notizia dell'acquisizione di Twitter da parte del miliardario e visionario imprenditore statunitense Elon Musk ha riacceso l'interesse di media e osservatori di tutto il mondo verso la piattaforma social più ornitologica che c'è. Ma se gli occhi e l'attenzioni di tutti si concentrano soprattutto sul futuro del social e su cosa ne vorrà fare di Twitter Musk, in pochi si sono fermati a ragionare sulla provenienza del famoso uccellino del logo. A che specie potrebbe appartenere?
Twitter è diventato identificabile a livello internazionale proprio grazie al suo logo raffigurante un uccellino, detto "Twitter Bird". L'immagine simbolo è una diretta conseguenza dello stesso nome del social network che, come molti sanno, significa proprio "cinguettare", dall'inglese "to tweet". La versione odierna è stata soprannominata anche "Larry the Bird", poiché è dedicata al grande cestita dei Boston Celtics Larry Joe Bird, considerato uno dei più forti di sempre.
Per scoprire a che specie appartiene "Larry", da buoni birdwatcher sfegatati, dobbiamo partire dalla sua silhouette stilizzata, o come direbbero i birder più incalliti dal suo "jizz". Il jizz è un termine molto in voga tra i birdwatcher più appassionati per descrivere la sensazione generale che ci dà un uccello mettendo insieme la sua forma, il modo in cui si muove, il comportamento, il modo di volare e così via: tutte quelle caratteristiche secondarie che possono aiutare quando non si è riusciti a osservare con certezza colori, piumaggio e altri aspetti fondamentali per un'identificazione certa.
Il jizz di Larry è chiaramente quello di un passeriforme: proporzioni, becco e "cinguettio" sono infatti tipiche di un piccolo uccello canoro come lo sono passeri, rondini, merli e così via. Il caratteristico colore azzurro del logo può darci un ulteriore indizio a restringere il campo, visto che l'ordine dei passeriformi comprende oltre 6500 specie, circa il 60% di tutti gli uccelli conosciti.
L'indiziato pennuto numero uno potrebbe essere però il piccolo monarca nucanera (Hypothymis azurea), un uccellino diffuso nell'Asia meridionale e sud-orientale i cui maschi possiedono un brillante piumaggio azzurro.
Il suo areale è però ben distante da quello nordamericano in cui si trova Larry e, a meno che non si voglia prendere in considerazione l'esistenza di una popolazione alloctona invasiva che vive nei pressi della sede di San Francisco, bisogna cercare altrove. Negli Stati Uniti vive un piccolo gruppo di uccellini azzurri conosciuti come "bluebirds". Sono tre specie migratrici di tordi appartenenti al genere Sialia.
Come accade praticamente sempre negli uccelli, anche i maschi dei "bluebirds" sono vistosamente più colarti delle femmine e possiedono proprio un bellissimo piumaggio azzurro brillante. Ciononostante solo una di queste tre specie possiede tutte le caratteristiche che combaciano perfettamente con l'identikit di "Larry": l'azzurrino montano (Sialia currucoides).
Conosciuto anche come l'uccello azzurro di montagna, è l'unico infatti a essere completamente azzurro. I maschi delle altre due specie hanno invece il piumaggio di petto e gola di un rosa tendente all'arancione. È l'uccello di stato dell'Idaho e del Nevada, è un onnivoro e nidifica soprattutto nelle aree montuose del Nord America occidentale, proprio dove si trova San Francisco. Ecco, grazia a una meticolosa analisi ornitologica ora sappiamo con ragionevole certezza a che specie appartiene il Twitter Bird, l'uccellino più famoso di Internet.
E la sua corretta identificazione è stata inoltre confermata nel 2012 anche dal designer Douglas Bowman, che si è occupato dell'ultimo restyling del logo. Pur mantenendo la silhouette semplice e stilizzata, col suo lavoro cercò di avvicinarsi quanto più possibile proprio a quella del piccolo azzurrino montano. «Il nostro nuovo uccellino nasce dall'amore per l'ornitologia, per il design senza limiti creativi e dalla semplicità geometrica» – spiegò all'epoca Douglas Bowman.
E in effetti l'ornitologia continua a essere una presenza molto forte sulla piattaforma. La maggior parte degli ornitologi e dei ricercatori predilige proprio Twitter per annunciare al mondo le sue scoperte, così come i birdwatcher più appassionati, che "cinquettano" in tempo reale i loro avvistamenti, soprattutto quelli riguardanti le specie più rare che hanno appena "twitchato". Ma questa è un'altra storia legata al mondo del birdwatching che ricorda una ben nota piattaforma social di livestreaming che magari racconteremo un'altra volta.