Le spugne di mare, a prima vista, possono sembrare semplici organismi marini, ma in realtà nascondono una complessità biologica affascinante. Prima di tutto è bene iniziare col fatto che, contrariamente alla convinzione comune, non sono piante o rocce marine, ma sono veri e propri animali, appartenenti al phylum Porifera.
Le spugne di mare sono organismi multicellulari con una organizzazione corporea piuttosto semplice, infatti non possiedono dei veri tessuti ma singole cellule specializzate nello svolgimento di determinate funzioni come, ad esempio, la costruzione degli elementi dello scheletro, la nutrizione e la riproduzione. Ne esistono tantissime specie diverse, ognuna con forme e colori differenti. Tuttavia, la caratteristica principale che le contraddistingue è la loro struttura corporea perforata da numerosi pori e canali nota come sistema acquifero, attraverso il quale le spugne filtrano l'acqua circostante per nutrirsi e respirare.
Dove vivono le spugne di mare
Le spugne di mare si trovano in tutti gli oceani del mondo, dalle acque tropicali ai mari polari. Possono essere trovate su substrati rocciosi, sul fondale sabbioso e anche attaccate alle superfici di coralli e altri organismi marini. La loro distribuzione è estremamente ampia, con alcune specie che si adattano a habitat molto diversi, dall'acqua fredda e profonda agli ambienti costieri più caldi e poco profondi, questo perché hanno evoluto nel corso del tempo caratteristiche che hanno permesso loro di adattarsi a diverse tipologie di ambienti e condizioni ambientali. In ogni caso, sono particolarmente abbondanti nelle barriere coralline e nei reef, dove svolgono un ruolo importante nell'ecosistema marino. Sono, infatti, filtri naturali, che puliscono l'acqua circostante da detriti organici e piccoli organismi, contribuendo così alla salute degli ecosistemi marini.
Come si riproducono le spugne di mare
Questi animali possono riprodursi sia sessualmente che asessualmente. Nella riproduzione sessuale, le spugne di mare rilasciano gameti maschili e femminili nell'acqua durante la stagione riproduttiva. Questi si uniscono per formare zigoti, che si sviluppano in larve che nuotano liberamente nell'acqua. Dopo un periodo di tempo, le larve si fissano su una superficie solida e iniziano a crescere, trasformandosi gradualmente in nuove spugne. Questo processo è fondamentale per la diversità genetica e la dispersione delle spugne di mare nell'ambiente marino. Oltre alla riproduzione sessuale, le spugne di mare possono anche riprodursi asessualmente. Questa capacità di riproduzione consente alle spugne di moltiplicarsi rapidamente e di colonizzare nuove aree in condizioni favorevoli.
Come si nutre la spugna di mare
Le spugne di mare si nutrono filtrando continuamente l'acqua attraverso i loro pori e canali. Le particelle di cibo presenti nell'acqua, come batteri, piccoli organismi e detriti, vengono catturate da cellule particolari dotate di flagelli, chiamate coanociti, e digerite per fornire nutrimento alla spugna. Una volta filtrata, l'acqua viene espulsa attraverso l'osculo, una grande apertura sulla superficie della spugna. Questa capacità di filtraggio rende le spugne di mare importanti nell'ecosistema marino, poiché contribuiscono alla pulizia dell'acqua e alla rimozione delle particelle in sospensione.
Quanto dura la vita di una spugna di mare
La durata della vita delle spugne di mare può variare notevolmente a seconda della specie e delle condizioni ambientali. Alcune spugne di mare possono vivere solo alcuni anni, mentre altre possono sopravvivere per decenni o addirittura secoli. Basti pensare che esistono individui la cui vita supera i 2000 anni. Questa loro estrema longevità è associata al fatto che sono in grado di rigenerare parti del loro corpo danneggiate o perdute e possono adattarsi a una varietà di condizioni ambientali.
Cosa fare quando si trova una spugna di mare
Se si trova una spugna di mare durante un'escursione in spiaggia o durante un'immersione subacquea, è importante trattare questi organismi con rispetto, anche perché, come accennato precedentemente, sono fondamentali per il benessere degli ecosistemi marini. È essenziale evitare di raccoglierle o danneggiarle in qualche modo, in quanto ciò potrebbe nuocere l'ecosistema circostante e influenzare negativamente la popolazione di spugne stesse. Bisogna tenere a mente che la vita e il benessere ci ogni singolo essere vivente conta, quindi se ma vi doveste imbattere in una spugna di mare osservatela quanto volete, ma non recate lei alcun tipo di danno.