Che animale è questa strana creatura abissale a metà strada tra un fantasma e un alieno

Nelle profondità dell'Oceano Atlantico, a quasi 6.300 metri sotto la superficie del Mar dei Caraibi, un gruppo di ricercatori ha osservato e filmato una curiosa creatura che sembra a metà strada tra un fantasma e un alieno fuoriuscito da un film di fantascienza. Questo strano essere, è in realtà un piccolo crostaceo chiamato Bathyopsurus nybelini, uno dei tanti misteriosi e insoliti animali che popolano gli abissi e che conosciamo davvero pochissimo.

B. nybelini è un crostaceo isopode, lo stesso gruppo di cui fanno parte i più noti porcellini di terra (sì, sono crostacei e sono terrestri). I ricercatori stavano esplorando le profondità oceaniche vicino Cuba con un piccolo sottomarino, quando si sono imbattuti in ben 32 di questi singolari isopodi in sei località diverse. Per di più, oltre la metà di questi trasportava con sé lunghe fronde di Sargassum, un'alga tipica delle acque superficiali.

Questo comportamento, mai osservato prima, è stato descritto in uno studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society B e sta suscitando grande interesse, sia perché ci permette di scoprire qualcosa in più sull'aspetto bizzarro di questi crostacei, ma anche per la scoperta di questa insolita e sconosciuta abitudine. E analizzando più nel dettaglio questi invertebrati, abbiamo finalmente scoperto alcune loro caratteristiche davvero singolari.

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Per esempio, sembrano essere completamente privi di occhi e pare si affidino alle lunghe antenne per percepire l'ambiente circostante attraverso il tatto e l'olfatto. Inoltre, possiedono una bocca seghettata che sembra sia stata progettata per macinare proprio le alghe che raccolgono durante il nuoto. Un'altra particolarità è costituita dalle loro appendici simili a palette, mai osservate prima in altri isopodi, che li aiutano ad avere una spinta aggiuntiva mentre nuotano.

Tra le altre cose, B. nybelini nuota all'indietro e con la testa in giù e grazie alle "palette" può anche di trasportare alghe enormemente più grandi di lui, un po' come fa una formica che trasporta una foglia o un grosso seme. Il fatto che queste alghe crescono molto più vicine alla superficie rispetto dove vivono questi crostacei, solleva inoltre questioni interessanti riguardo alle connessioni tra gli abissi marini e le acque superficiali degli oceani.

L'insolita e inattesa dieta a base di alghe Sargassum di questo strambo crostaceo dall'aspetto spettrale, potrebbe infatti giocare un ruolo importante per il trasporto del carbonio atmosferico verso le profondità oceaniche, fenomeno che potrebbe persino contribuire a sequestrare e a immagazzinarlo lo stesso carbonio per milioni e milioni di anni, mantenendolo stoccato nelle oscurità degli abissi.