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18 Febbraio 2023
13:00

Che animale è il nautilo?

Il Nautilus è un genere di molluschi definiti "fossili viventi", una definizione in disuso utilizzata per descrivere animali con caratteristiche ritenute primitive, è stato osservato per la prima volta in vita solamente nel 1829.

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Nautilus è un genere di cefalopodi, una classe di molluschi di cui fanno parte anche i polpi, della famiglia nautilidae. Le specie di questo genere vengono comunemente chiamate nautilo o nautilus, anche se visto che si tratta di più specie sarebbe più corretto chiamarli nautili. Spesso solo la parola nautilus o nautilo viene utilizzata per riferirsi a una sola specie, la più conosciuta: Nautilus pompilius.

Sono considerati dei veri "fossili viventi", un termine ormai in disuso utilizzato per definire particolari specie di animali o vegetali ancora in vita ai giorni nostri, ma che presentano caratteristiche morfo-anatomiche e strutturali tipiche di antichi organismi di milioni di anni fa.

L'intera famiglia dei nautilidae è presente nell'appendice II della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche in pericolo d' estinzione (Cites) perché spesso parte del continuo traffico di specie marine da acquario.

I Nautilus si trovano tipicamente in acque poco profonde nei mari tropicali, principalmente nell'Indopacifico e quante specie siano presenti oggi è ancora oggetto di dibattito.

La scoperta del Nautilus

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I fossili più antichi del genere sono conosciuti grazie agli scavi effettuati nella Formazione del fiume Hoko, una conformazione rocciosa del tardo Eocene, circa da 55,8 a 33,9 milioni di anni fa, in quello che oggi è lo Stato di Washington. Un'altra formazione con una grande abbondanza di nautili del tardo Eocene fino all'Oligocene inferiore, ovvero fino ad oggi, è in Kazakistan. Invece, i fossili più antichi della specie moderna Nautilus pompilius provengono dai sedimenti del primo Pleistocene, da 2,58 milioni di anni fa e 11 700 anni fa, al largo della costa di Luzon, nelle Filippine.

L'animale era considerato estinto in seguito a dei ritrovamenti fossili risalenti al Paleozoico e il suo ritrovamento ha lasciato sbigottiti molti paleontologi e zoologi. Infatti, è stato osservato per la prima volta in vita solamente nel 1829, nonostante in realtà la sua conchiglia veniva ritrovata alle volte da dei pescatori nelle Indie orientali e data la sua bellezza e rarità era già largamente utilizzata nel XVII secolo per creare gioielli.

Com'è fatto e dove vive il Nautilus

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Il Nautilus è dotato di una grossa conchiglia a spirale che può raggiungere oltre i 20 centimetri di diametro. L'apertura della conchiglia è posizionata in alto e da essa è possibile osservare un corpo molle con grandi occhi e tentacoli carnosi con al centro un becco corneo molto simile a quello dei polpi.

Con questa struttura entrambi gli animali sono soliti predare altri molluschi o crostacei dotati di duri carapaci, mentre i tentacoli servono per percepire l'ambiente circostante e portare il cibo alla bocca. La maggior parte di questi tentacoli è fissata alla base a una sorta di "fodero" da cui il Nautilus può ritrarli in caso di pericolo.

La conchiglia ha una superficie liscia e bianca con screziature rosso arancio, inoltre è sottile e liscia e la sua caratteristica principale è la conformazione a spirale detta "logaritmica". Questa è una particolare forma che si ritrova spesso in natura il cui raggio cresce avvicinandosi al centro. Questa conformazione tuttavia non implica una torsione dei visceri come nei gasteropodi.

A rendere ancora più incredibile questa grossa struttura, che in alcune specie è di madreperla, è costituita da una serie di camere concatenate con un canale che le collega. Attraverso di esso passa un gas azotato che favorisce il galleggiamento dell'animale tramite opportune regolazioni di pressione. Questi setti, inoltre, sostengono strutturalmente la conchiglia quando l'animale si immerge a grandi profondità poiché è sottoposta a pressioni notevoli. In genere un Nautilus, a seconda delle percentuali di gas e liquidi nella conchiglia, riesce ad immergersi o risalire nella colonna d'acqua, arrivando a una profondità anche di 500 metri. 

Per quanto riguarda lo spostamento in acqua il Nautilus utilizza un altro metodo ingegnoso osservato spesso anche in altri cefalopodi: espelle con forza l'acqua dai sifoni che fioriscono dal mantello, un organo a forma di sacco che contiene gli organi interni tra cui due branchie. Al contrario di questi, però, il mantello del Nautilus è molto ridotto e senza muscoli e la propulsione necessaria viene fornita dalla rapida contrazione del sifone dotato di potenti muscoli, una cavità utile in molte specie di mollusco anche per respirazione, nutrizione e accoppiamento.

Le specie appartenenti al genere Nautilus sono localizzate solitamente nell'Indo-Pacifico, in particolare nei mari tropicali, tuttavia non è ancora stata registrata un'espansione del loro areale di distribuzione. Occasionalmente i Nautilus si trovano più vicini alla superficie, fino a circa di 100 metri di profondità, tuttavia la profondità minima che possono raggiungere è determinata da fattori quali la temperatura dell'acqua e la stagione.

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