È rimasto accanto alla sua umana fino all’ultimo momento, condividendo con lei il tragico destino della morte. C’era anche un cane con la donna trovata deceduta nel bagno di casa a Foggia, in un palazzo di via Federico Valerio, nella serata di lunedì sera. Entrambi sono stati rinvenuti in avanzato stato di decomposizione all’interno dell’abitazione, dopo che i vicini avevano comunicato alle forze dell’ordine la presenza di un forte odore proveniente dalla casa.
La donna, una 50enne riservata e poco conosciuta nella zona, viveva sola con il cagnolino al quartiere Candelaro, nella periferia della città. Secondo i primi rilievi del medico legale potrebbe essere morta per un malore ma l’autopsia confermerà questa ipotesi. Sul corpo, peraltro, non erano presenti segni di violenza. Il cane, rimasto per almeno 20 giorni senz’acqua e cibo, è invece deceduto per mancanza di alimentazione. Una volta all’interno i soccorritori hanno trovato un appartamento in condizioni igieniche precarie, con deiezioni canine disseminate sul pavimento e rifiuti sparsi ovunque.
Quello di Foggia, se dovessero essere confermate le cause della morte, si configurerebbe come un dramma della solitudine. A quanto pare non c’erano parenti che si erano interessati alle condizioni della donna e il cagnolino era l’unica compagnia di questa persona. Un legame di interdipendenza che, però, non è riuscito a evitare questo tragico epilogo, diventando al contrario la condanna alla condivisione della stessa fine.
Del resto non sono rari gli episodi di questo tipo, in cui una persona muore senza altri umani accanto e l'unica presenza resta quella di un animale. È difficile capire come venga percepita la morte da cani e gatti. Ciò che si riscontra spesso, comunque, è l’istinto di protezione che permane anche in queste situazioni nei confronti del corpo del pet mate.