Centinaia di lorichetti arcobaleno, piccoli e variopinti pappagalli originari dell’Australia, sono stati trovati immobili al suolo nella parte nord del Nuovo Galles del Sud, letteralmente caduti dal cielo. Un fenomeno preoccupante che secondo gli esperti andrebbe ricondotto a quella che è stata ribattezzata “sindrome della paralisi del lorichetto (LPS)”, una particolare patologia che causa in questi uccelli la paralisi delle zampe e delle ali e che a oggi non ha ancora una causa e un’eziologia specifiche.
Secondo quanto riportato dai media locali sono circa 200 i lorichetti trovati a terra. Rapidamente recuperati e salvati da volontari e cittadini, sono stati trasferiti nei centri faunistici nei dintorni di Grafton per essere curati, ma le chance di sopravvivenza per molti di loro sono ridotte al minimo: secondo le stime, il 40% non ce la farà, e molti altri sono destinati a morire, non soltanto perché impossibilitati a muoversi, ma anche perché in condizioni di quel genere sono facili bersagli per gatti e altri predatori.
A sconcertare i ricercatori è, come detto, il fatto che a oggi non sia ancora stato trovato il fattore scatenante alla base di questa patologia. L’unico dato certo sembra il periodo in cui questo fenomeno si veridica: l’estate, che in Australia corrisponde ai mesi di dicembre, gennaio e febbraio: «La sindrome colpisce centinaia di lorichetti selvatici – hanno spiegato i volontari dell’associazione WIRES Wildlife Rescue – è una malattia stagionale che colpisce principalmente le popolazioni di lorichetto arcobaleno nel Nuovo Galles del Sud e nel Queensland meridionale. Questa sindrome comporta che gli uccelli colpiti appaiano sbilanciati e diventino incapaci di volare, nonostante non mostrino lesioni evidenti. Man mano che la malattia progredisce, perdono completamente il controllo degli arti e del becco».
«Il trattamento precoce – proseguono i volontari – aumenta la probabilità di successo della riabilitazione e del rilascio. Pertanto, è fondamentale portare gli uccelli colpiti alle cure veterinarie il prima possibile». Da qui l’invito a rivolgersi alle associazioni che si occupano di recupero e tutela della fauna selvatica in caso di ritrovamenti o “cluster” di questo genere di avvenimenti.
Non è la prima volta che in Australia si verifica questo fenomeno, che ricorda molto quanto è successo nel 2022 in Florida, dove le iguane precipitavano al suolo e vi restavano, immobili, apparentemente piovute dal cielo. In quel caso si è riusciti a ricostruire cosa stava accadendo: a causa delle bassissime temperature di quel periodo questi rettili a sangue freddo rimanevano "bloccati" dal gelo, irrigidendosi e finendo per perdere la presa sui rami degli alberi e cadendo. Nel caso dei lorichetti australiani si potrebbe pensare, all’opposto, al grand caldo che caratterizza l’estate del continente, ma per gli esperti non è questa la motivazione principale, che resta invece ancora sconosciuta.