Qualche settimana fa una foto con un grosso orso avvistato tra le campagne Poggio Picenze, L'Aquila, ha fatto il giro del web, scatenando le reazioni più disparate tra i social e i media locali. Peccato però che, tra allarmismi e stupore generale, si è scoperto che si trattava di una foto fake, costruita ad arte da un 23enne del posto per tenere lontani i turisti dalla zona.
Lo hanno scoperto i Carabinieri Forestale di Barisciano, che insospettiti dalla foto e dal fatto che nessun orso marsicano aveva mai frequentato prima l'area, hanno smascherato la messinscena e denunciato il ragazzo per procurato allarme.
Tutto è cominciato lo scorso maggio, quando la pubblicazione delle foto sul profilo Facebook del ragazzo, ha immediatamente suscitato un certo sbigottimento, insospettendo Carabinieri Forestali che da anni monitorano gli spostamenti di tutti gli orsi marsicani dell'Appennino centrale.
Propio in virtù dell'enorme attenzione rivolta verso i plantigradi, Carabinieri ed esperti hanno avviato tutti i protocolli e le procedure del caso per accertare la presenza dell'orso e risalire alla sua identità.
Sono infatti appena una sessantina gli ultimi orsi marsicani presenti nell'Appennino centrale, tra cui il famigerato Juan Carrito, che di recente ha avuto un piccolo battibecco col l'orsa Bambina, e quasi tutti sono schedati.
Col passare del tempo le indagini non hanno portato a nulla e così il ragazzo è stato convocato presso la stazione Carabinieri di Barisciano. Qui è stato interrogato e dopo una serie di incongruenze e risposte evasive ha ammesso di aver creato di proposito le foto inserendo un orso bruno marsicano in un paesaggio di Poggio Picenze.
Decisione presa nel tentativo non di fare uno scherzo, ma per tenere lontano dalla zona turisti e altre persone probabilmente sgradite al ragazzo. Inevitabile quindi la denuncia, che ha portato alla cancellazione del profilo Facebook e delle foto fasulle incriminate.
Comportamenti del genere, oltre a contribuire a creare inutili allarmismi, possono nuocere gravemente alla già difficile convivenza tra umani e grandi carnivori e alle faticose campagne di sensibilizzazione che si portano avanti per tutelare questa rara e minacciata sottospecie tutta italiana.
Inoltre, anche in caso di incontro con un orso, non bisogna allarmarsi e perdere la calma. Come ci ha spiegato l'esperta Elisabetta Tosoni, quando se ne incontra uno, anche confidente, bisogna invece prendere le distanze, non gridare e non spaventarlo. Parlare tra di noi, qualora serva, in modo calmo e soprattutto lasciare all'animale vie di fuga. Le specie selvatiche sono caratterialmente schive e timorose nei nostri riguardi e se ci avvertono, di solito si dileguano sperando di non essere viste.