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19 Maggio 2023
11:42

C’è un cane nascosto in un dipinto di Picasso: la scoperta al Gugghenheim Musem di New York

I critici e i curatori d’arte del Museo Guggenheim di New York hanno trovato, nascosto nel dipinto di Pablo Picasso "Le Moulin de la Galette", l’immagine di un cagnolino con un fiocco rosso al collo. La scoperta è avvenuta durante un'analisi della tela prima della mostra “Young Picasso in Paris”.

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I critici e i curatori d’arte del Museo Guggenheim di New York hanno individuato, nascosto in un celebre dipinto di Pablo Picasso, l’immagine di un cagnolino con un fiocco rosso al collo.

La scoperta è avvenuta durante un'analisi tecnica della tela "Le Moulin de la Galette" prima dell’inaugurazione di una mostra dedicata ai primi lavori dell’artista spagnolo e intitolata “Young Picasso in Paris” che comprende dipinti e disegni realizzati dall'artista al suo arrivo nella capitale francese nel 1900.

“Le Moulin de la Galette” raffigura una famosa sala da ballo parigina dove persone che indossano abiti da sera e cappelli a cilindro bevono, ballano e chiacchierano e, in primo piano, ci sono tre figure sedute a un tavolo.

Ma questo è solo quello che si scorge di primo acchito, perché gli studi più approfonditi del dipinto condotti dal Guggenheim in collaborazione con esperti del Metropolitan Museum of Art e della National Gallery of Art di Washington, D.C., hanno rivelato anche un quarto ospite, coperto però da una striscia di vernice scura.

Utilizzando un processo chiamato "spettroscopia a fluorescenza", i ricercatori sono stati in grado di generare un'immagine di come appariva originariamente il cane e scoprire così che si trattava probabilmente di un Cavalier King Charles Spaniel, tra le razze più popolari dell’epoca.

Pur non potendo dire con certezza perché Picasso abbia poi deciso di rimuovere il cane dalla scena, Julie Barten, tra gli studiosi dei dipinti del Guggenheim, ha suggerito che «il pittore potrebbe aver considerato il cane una fonte di distrazione che avrebbe impedito agli spettatori di guardare più attentamente tutte le altre meravigliose figure della composizione».

Chi conosce bene Picasso, sa anche che l’artista spagnolo aveva una musa segreta: si chiamava Lump ed era un Bassotto. Lo racconta attraverso immagini e parole un libro, “L’odissea di un Bassotto”, firmato dal fotografo americano David Douglas Duncan. Del resto fu proprio quest'ultimo, il 19 aprile 1957, a portare nella villa dell'artista Lump, una visita che fece scoppiare il colpo di fulmine tra il cane e l'artista spagnolo.

L'amore e il feeling con Picasso fu immediato, tanto che Lump, che significa «birbante», non se ne andò più da quella casa. Le foto del libro di Duncan raccontano il rapporto esclusivo e privilegiato tra i due che passava anche dalla semplice compagnia che il Bassotto faceva all'artista, rimanendo seduto in terra vicino a Picasso intento a dipingere.

Lump restò con Picasso per sei anni ma nel 1963 si ammalò di una brutta malattia e tornò in Germania con Duncan per riuscire a sconfiggere il male che lo affliggeva. Purtroppo, però, il «birbante» non tornò più, morendo nel 1973 ad appena una settimana di distanza dal pittore.

Duncan ha deciso di raccontare la storia di Lump e Picasso anche per difendere l’artista dalle critiche più feroci e per mostrarlo invece come un uomo dai sentimenti umani molto intensi, a cui capitò di avere accanto un cane che, a dire del pittore, «non era solamente un animale ma qualche cosa in più».

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Simona Sirianni
Giornalista
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