Tirato fuori dall’acqua e usato come un giocattolo, passato di mano in mano e gettato nella sabbia: così è morto un cavalluccio marino, a "divertirsi" con lui un gruppo di turisti italiani a Calo des Moro, piccola e idilliaca baia nei pressi del porto di Sant’Antonio, a Ibiza.
A denunciare l’accaduto è stato un bagnante che ha visto la scena e ha avvisato il bagnino, che ha a sua volta chiamato la polizia locale per gli accertamenti. Il testimone ha riferito di avere osservato il gruppo giocare con il cavalluccio, tra le risate, constatando tristemente che «mi sono immerso mille volte nelle acque di Calo des Moro, e non ho mai visto un cavalluccio marino – ha detto al Diario di Ibiza – purtroppo loro lo hanno visto, e io ho dovuto vederlo morto».
Gli agenti della polizia locale di Sant’Antonio hanno confermato di essere intervenuti, e di avere interrogato il gruppo di turisti italiani. Che hanno sostenuto di avere trovato il cavalluccio già morto (come lo abbiano verificato, non è dato saperlo) e di avere deciso, per motivi inspiegabili, di iniziare a tirarselo. Una spiegazione che non è bastata a convincere le autorità, che hanno disposto esami specifici per capire se fosse effettivamente morto da tempo: i primi risultati avrebbero smentito la versione dei turisti, accertando che il cavalluccio era sano e che sarebbe morto di asfissia, proprio per essere stato tolto dall’acqua.
Adesso le autorità stanno valutando come procedere verso il gruppo di turisti, che potrebbero esser costretti a pagare una multa piuttosto salata. Come spiegano infatti sul sito ibizapreservation.org, le acque di Ibiza e Formentera ospitano due specie di cavallucci marini, l'Hippocampus hippocampus e l'Hippocampus guttulatus. Entrambe le specie sono presenti nella Lista Rossa delle specie minacciate dell'IUCN e nella Lista Vermella dels Peixos de les Balears del governo delle Baleari.
Si tratta quindi di una specie protetta a livello nazionale e internazionale, la cui cattura e uccisione sono severamente vietate e la cui popolazione è in drastico declino per motivi ancora non del tutto accertati, anche se si sospetta che molto abbia a che fare con la conservazione delle praterie di posidonia. Per contribuire al recupero delle popolazioni di cavalluccio marino, è stato avviato un progetto finalizzato allo studio della loro biologia e dei fattori che ne minacciano, appunto, la sopravvivenza. Sforzi che risultano vani di fronte alla superficialità e alla crudeltà di persone che, per divertimento, catturano questi straordinari animali (e con loro altri come, per esempio, granchi e stelle marine) considerandoli alla stregua di giocattoli.