Il protagonista di questa vicenda è un cavallo che stava trainando una carrozza e che improvvisamente si è imbizzarrito fuggendo al controllo del cocchiere. Si è messo a correre, impaurito e fuori controllo, nel traffico di via Roma, a Palermo, andando a sbattere contro alcune auto che in quel momento stavano transitando e bloccando completamente la circolazione.
L’accaduto non ha fortunatamente causato feriti gravi. Due persone a bordo delle auto colpite dal cavallo nella sua corsa sono rimaste lievemente ferite, ma non è stato necessario il trasporto in ospedale. Sul posto oltre al personale del 118 sono intervenuti Polizia e Vigili del Fuoco e l’animale, anche lui lievemente ferito, è stato recuperato e nuovamente affidato al proprietario della carrozza. Resta da capire che cosa abbia provocato la sua reazione: è possibile che si sia trattato di un rumore o della vicinanza con le auto, visto che la carrozza stava percorrendo via Roma con le macchine, ma tutto è ancora al vaglio. L’accaduto riaccende però i riflettori su una pratica, quella di sfruttare i cavalli per trainare carrozze per giri turistici, che da tempo ormai le associazioni per la tutela dei diritti animali chiedono di vietare.
La battaglia per abolire le botticelle
Da tempo ormai, complici primavere ed estate con temperature roventi, si dibatte della necessità di istituire a livello nazionale una legge che fermi le carrozze trainate da cavalli, quantomeno nei periodi in cui il caldo è eccessivo. Le cronache hanno già restituito numerose storie di animali morti proprio durante uno dei giri turistici, uccisi da caldo e fatica: nel 2021 proprio a Palermo due morti in pochi giorni, eventi tragici che avevano spinto il sindaco a emettere un’ordinanza che vietava la circolazione nelle ore più calde nei mesi di luglio e agosto.
Nel 2022 il nuovo sindaco, Roberto Lagalla, ne aveva messa un’altra, ma le proteste erano arrivate praticamente subito: la circolazione delle carrozze trainate da cavalli veniva vietata dalle ore 13 alle 15.30 dei giorni con temperatura pari o superiore a 37 gradi, ovvero di due gradi superiore a quella imposta in precedenza. Il provvedimento, insomma, sembrava tenere in ben poco conto il benessere animale, ma da anni ormai nelle città con una forte vocazione turistica si combatte per eliminare una volta per tutte i giri a bordo di carrozze e carrozzelle trainate da cavalli. È il caso di Roma, dove il braccio di ferro tra i cosiddetti “botticellari” e le amministrazioni comunali va avanti ormai da tempo immemore ed è diventato tema nazionale.
Ad agosto la Camera aveva infatti approvato un ordine del giorno firmato dalla deputata del Pd Patrizia Prestipino (ex assessora allo Sport del Comune di Roma), che impegna il governo a «vietare l’utilizzo di animali per la trazione di veicoli e di mezzi di ogni specie adibiti al servizio di piazza e per i servizi pubblici non di linea finalizzati ai trasporti di persone a fini turistici e ludici, nell’intero territorio nazionale», prevedendo anche «sanzioni amministrative e confisca del mezzo e dell’animale in caso di trasporto non autorizzato».
Con l’approvazione del provvedimento non era scattato, ovviamente, lo stop automatico delle botticelle: si tratta di un atto che impegna il governo a muoversi affinché si arrivi all’eliminazione definitiva, passando anche attraverso la conversione delle licenze per questo tipo di veicoli in licenze per la guida di carrozze elettriche o taxi. I vetturini, insomma, potrebbero continuare a lavorare utilizzando mezzi elettrici e non a trazione animale per accompagnare i turisti, oppure taxi. L’iter è dunque ancora lungo, ma la direzione sembra segnata. Nel frattempo tocca alle singole amministrazioni comunali intervenire con provvedimenti ad hoc per tenere lontani i cavalli dalle strade roventi, e farlo prima che l’estate entri nel vivo.