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31 Marzo 2022
16:07

Cavalli sequestrati perché pascolavano liberi: quattro di loro sono destinati al macello

Dieci cavalli sono finiti all'asta dopo essere stati sequestrati perché trovati in libero pascolo a Monte Norvegno, nell’inverno scorso. Ora quattro di loro sono destinati al macello.

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Dieci cavalli per 12mila euro. Questo è l’incasso che ha fatto il Comune di Arsié, in Provincia di Belluno, con l'asta di una serie di esemplari finiti nel mezzo di una storia tutta particolare. Erano stati sequestrati, infatti, perché trovati in libero pascolo a Monte Norvegno, nell’inverno scorso. Il blitz dei Carabinieri forestali aveva accertato la mancata custodia da parte della persona che, in quel momento, si sarebbe dovuto prendere cura di loro.

Gli equini hanno passato l’inverno in una fattoria. A presiedere l’asta (che si è tenuta nell’azienda Rossetto Stefano di Torri di Quartesolo, in Provincia di Vicenza) è stato l’impiegato comunale del Comune d’Arsié, Giuseppe Busnardo. Il prezzo base per la vendita è stato di 8mila euro. Quattro le persone che hanno preso parte alle offerte. Grazie ai rialzi dei partecipanti, l'amministrazione ha incassato un 30% rispetto a quanto immaginato.

Nel lotto ci sono 5 maschi, 3 femmine e due puledri, tutti di razza meticcia. Balzak, Adone, Masawdr e Rabina, secondo il bando che ha portato alla vendita, sono destinati al macello. Olga è la cavalla più vecchia: ha 23 anni. Ma c’è anche Feroce, un asino del 2008. Il vecchio proprietario usava i cavalli per le passeggiate turistiche. Oggi ha modificato il suo allevamento. In pratica, ha cambiato vita e mantiene una trentina di bovini.

Oltre al ruolo che possono avere gli equini come animali utili all'uomo, possono rivestire un ruolo importante nella tutela dei campi. Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Applied Ecology, possono contribuire alla riduzione degli incendi. A causa dei cambiamenti climatici, dell'aumento delle temperature e del costante abbandono delle aree rurali, fuoco e fiamme diventeranno sempre più frequenti in tutto il mondo, con conseguenze distruttive su ambiente, ecosistemi, economia e popolazioni umane.

Un prezioso aiuto potrebbe però arrivare ancora una volta dalla natura e in particolare dalla biodiversità. La ricerca, condotta dai ricercatori del German Centre for Integrative Biodiversity Research (iDiv) ha dimostrato che i grandi erbivori possono aiutare a prevenire e mitigare il rischio di incendi, soprattutto nelle zone abbandonate dalle attività umane.

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