Sedici puledri e un cavallo pronti per essere macellati sono stati sottoposti a fermo dai Carabinieri del Nas di Bari perché non avevano alcun segno di identificazione che ne stabilisse la provenienza e la destinazione.
I militari li hanno trovati in un mattatoio della città pugliese: alcuni di loro erano stati appena scaricati dal camion di un’azienda del Foggiano. In collaborazione con il personale veterinario della Asl di Bari, i Carabinieri hanno quindi disposto che non potranno essere trasferiti né macellati fino al termine degli accertamenti sulla loro corretta identificazione.
L’anno è iniziato con diversi controlli nel settore dei macelli clandestini. Giusto qualche giorno fa i Carabinieri, su provvedimento del Gip della Procura della Repubblica di Benevento, hanno sequestrato un macello, tre aziende zootecniche e una macelleria tra San Giorgio la Molara, Circello e Calvi.
Quest’ultimo provvedimento è stato il frutto di diverse indagini avviate nel 2019 dai Carabinieri del Gruppo Forestale di Benevento e San Marco dei Cavoti e da verifiche igienico-sanitarie svolte dai carabinieri del Nas di Salerno. Secondo le accuse otto persone sono responsabili, a vario titolo, di diversi reati, tra cui macellazione clandestina e falsificazione dei modelli di movimentazione degli animali. Gli investigatori hanno appurato la presunta macellazione di animali di dubbia provenienza, che non erano stati sottoposti a un controllo sanitario.
Prima della fine dell'anno, a Scampia, venne sequestrato un macello abusivo. Oltre 3 mila metri quadrati in cui erano stanziati insieme rifiuti e animali destinati alla morte.
A inizio mese i Carabinieri forestali sono intervenuti più a Sud, a Sicigliano, in Provincia di Cosenza. Un macellaio aveva stipato carcasse di maiali appena macellati (anche in questo caso di dubbia provenienza), ed è stato denunciato. Il blitz è avvenuto ad opera dei Forestali della stazione di Rogliano e del Nas del capoluogo.