Acquistavano cavalli dicendo agli allevatori di volerli destinare alla ippoterapia, ma invece di iniziare le attività con persone con persone con disabilità gli animali venivano smistati nel giro delle corse clandestine o venduti ai macellazione. Era questa l'ipotesi di reato che nel 2019 aveva condotto a processo otto persone, oggi assolte perché «il fatto non sussiste» dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano.
Il procedimento era stato aperto a seguito delle indagini della Procura di Ferrara che aveva ipotizzato le accuse di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e maltrattamento di animali. Il primo a denunciare fu un imprenditore del Ferrarese che aveva lamentato di essere stato truffa in merito alla vendita di alcuni cavalli. Secondo gli inquirenti gli animali erano stati dirottati a un’azienda della città di Santa Maria Capua Vetere senza mai essere destinati all'ippoterapia.
A occuparsi della vicenda all'epoca dei fatti fu anche Horse Angels, l'associazione nazionale impegnata nella tutela degli equidi che in questi giorni è stata al centro delle cronache per aver salvato gli asini di San Possidonio finiti all'asta nel Modenese.
La presidente, Roberta Ravello, oggi sottolinea a Kodami la volontà dell'associazione di andare più a fondo alla questione: «Sono sconvolta che i rottamatori di cavalli a fine carriera se la riescano sempre a cavare, quando invece queste truffe che comportano la macellazione abusive e le corse clandestine di cavalli dovrebbero portare a punizioni esemplari».
A destare la perplessità di Ravello è la velocità con cui si è concluso il processo, terminato alla seconda udienza addirittura prima dell'ascolto dei testimoni: «Siamo stati informati del processo direttamente da un teste, che lamenta che pur avendo ricevuto il decreto di citazione per comparire e testimoniare, non è stato mai neppure sentito!», riferisce Ravello.
In gioco, per la odv di tutela degli equidi c'è la giustizia per più di 70 cavalli provenienti da aziende di tutto il Nord-Est italiano. Ora l'avvocata di Horse Angels, Laura Mascolo, ha chiesto l'accesso alle motivazioni dei giudici, per arrivare a ricostruire «come sia stato possibile da accuse così gravi e provate dalle Forze dell'Ordine si sia arrivati alla piena assoluzione».