Lo scorso 5 settembre, durante i festeggiamenti in onore di San Costantino nel comune di Paulilatino (Sardegna), a precedere la processione c'erano anche otto cavalieri. Sul loro comportamento e sulla gestione degli animali durante la manifestazione sta però indagando il Pubblico Ministero Armando Mammone che ha raccolto le segnalazioni inviate dai Carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Ghilarza.
Secondo gli inquirenti non sarebbero state rispettate le norme a tutela della salute e dell'integrità fisica degli animali impiegati durante le manifestazioni popolari, nonostante sul posto fossero presenti il Sindaco e la Polizia Locale, che non hanno però riscontrato alcuna irregolarità. A un certo punto, durante la processione, per via dell'agitazione che si stava creando tra gli animali e la folla festante, non certo silenziosa, gli uomini a cavallo si sarebbero allontanati galoppando, quando invece avrebbero dovuto tenere un'andatura al passo o al trotto.
Le otto persone sotto inchiesta si sarebbero rese protagoniste anche di altri due tipi di reati, l'omessa custodia e malgoverno di animali e l'inosservanza dei provvedimenti di Polizia. Secondo la difesa, che ha chiesto l'archiviazione, il leggero galoppo durò pochissimi secondi e fu autorizzato dallo stesso sindaco proprio per evitare ulteriore stress agli animali. Tuttavia, basterebbe anche solo questo per comprendere che dovremmo dire definitivamente basta all'utilizzo di animali durante feste, cerimonie e manifestazioni.
I cavalli sono mammiferi senzienti (hanno persino superato il test dello specchio) in grado di compiere delle scelte e che dovrebbero vivere in gruppi sociali. Spesso però le loro esigenze etologiche non vengono rispettate, sia quando vengono chiusi in box isolati che quando non possono esprimersi liberamente. L'addestramento tradizionale infatti li concepisce ancora come fossero dei mezzi di trasporto, con l'unica funzione di rispondere alle nostre richieste e ai nostri comandi.
Nel 2022, pensiamo si possa tranquillamente fare a meno degli animali durante qualsiasi tipo di manifestazioni, siamo piuttosto certi che i partecipanti non ne risentirebbero più di tanto. Per quanto riguarda l'equitazione, esiste un approccio cognitivo-relazionale che consente di praticare l'attività in maniera più etica, rispettando tutti i desideri e i bisogni dei cavalli. Negli ultimi anni sono stati fatti enormi passi in avanti nell'approccio consapevole e rispettoso del benessere animale, nonostante ciò resta ancora molto da fare, soprattutto nei confronti degli equini.
Al di là di come finirà nel piccolo comune in provincia di Oristano, è probabilmente su questo che bisognerebbe riflettere in maniera più ambia.