Catturato dopo 10 giorni il maiale Lollo, abbandonato nella pineta di Rosolina. Il Sindaco: «Ora vivrà in un santuario»

È stato catturato e messo in sicurezza il maiale vietnamita che da qualche giorno si aggirava per le strade e la pineta di Rosolina Mare, in provincia di Rovigo, dopo essere stato abbandonato.

L'animale è stato individuato nella serata di mercoledì, e nella mattinata di giovedì è stato catturato e affidato ai membri del Coordinamento Tutela Diritti Animali e Ambiente Rovigo e alla sua presidente Gabriella Gibin, che si è interessata alla vicenda. Ribattezzato "Lollo", adesso verrà trasferito in un santuario, come ha confermato il Sindaco di Rosolina, Michele Grossato, che si è interessato in prima persona della vicenda.

«La sua fuga, che di quella si tratta visto che, scodinzolante, pareva non volersi far prendere per esser portato al sicuro, è terminata stamattina – ha detto Grossato – Il maialino si era rintanato nello spazio dell'idrovora, alle pendici dell'argine del fiume Adige, dopo che da Rosolina Mare si era spostato verso la SS Romea. Da qui, nonostante avesse avuto da mangiare, offerto da alcuni che si sono prestati e che ringrazio, è riuscito comunque a darsela a gambe varcando il recinto. Recuperato, dopo un secondo ancora provvidenziale intervento, è stato caricato in un idoneo mezzo di trasporto e trasportato in una fattoria a Cà Cappello, dove riceverà temporanea ospitalità».

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Nella giornata di sabato il maiale verrà affidato alla Lega Protezione Animali, che lo ospiterà in una riserva appropriata: «Ho preso contatti personalmente con la presidente dell'associazione che mi ha assicurato si prenderà cura di lui – ha assicurato il Sindaco – Nel ringraziare tutti coloro che si sono adoperati, oggi si può davvero dire che tutto è bene ciò che finisce bene. E, dunque, buona vita al nostro maialino».

Nei giorni scorsi il Sindaco aveva avuto diversi colloqui con la presidente del Coordinamento Tutela Diritti Animali Provincia di Rovigo Gabriella Gibin per stabilire come intervenire insieme con la Polizia Locale e con la Polizia Provinciale. Per individuare il maiale sono stati usati anche i droni termici, ed erano state diffuse avvertenze per evitare che potesse farsi del male o ferire qualcuno: «Purtroppo nelle ultime settimane abbiamo assistito a scene e a interventi di cattura non idonei che hanno solamente terrorizzato questo povero animale», aveva fatto sapere Gibin nei giorni scorsi, annunciando un presidio continuo finalizzato alla cattura. Erano state quindi comunicate alcune linee guida per i residenti della zona, tra cui evitare di dargli cibo, di tentare di prenderlo e anche di avvicinarlo: «Questi animali sono docili ma hanno una forza incredibile e se spaventati potrebbero ferirvi», ha detto Gibin.

Alla fine il presidio continuo non è stato necessario: il maiale è stato individuato, come detto, e catturato. Non è chiaro come sia finito nei dintorni della pineta di Rosolina. I primi avvistamenti risalgono al 31 dicembre, e l'iniziale ipotesi che potesse essere fuggito a qualcuno è stata accantonata quando le sue fotografie hanno iniziato a diffondersi sui social, condivise anche dal sindaco Grossato. Nessuno lo ha infatti reclamato, e la confidenza mostrata dall'animale verso gli esseri umani ha lasciato intuire una certa familiarità derivante quasi certamente da contatto e interazioni su base quotidiana. Qualcuno, insomma, lo ha abbandonato, condannandolo a morte certa se non si fosse intervenuti.