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16 Ottobre 2024
13:56

Cattive notizie per i bonobo, sono ancora più a rischio di quanto pensavamo

Un nuovo studio genetico conferma che i bonobo, i nostri parenti più prossimi, sono suddivisi in tre distinte popolazioni, ognuna da proteggere singolarmente. Sarà quindi più complicato proteggere questa specie già considerata a rischio.

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Brutte notizie per i nostri parenti più prossimi, ovvero i bonobo. Secondo un nuovo studio genetico, pubblicato su Current Biology, le grandi scimmie "hippie" e "pacifiste", già considerate in serio pericolo di estinzione, sarebbero ancora più a rischio di quanto si pensasse. Utilizzando test genetici, i ricercatori del University College London, dell'Università di Vienna e del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology, hanno scoperto che i bonobo sono suddivisi in tre popolazioni distinte, che si sono separate e isolate ormai da decine di migliaia di anni.

I bonobo (Pan paniscus) vivono esclusivamente in una piccola area del bacino del fiume Congo, nella Repubblica Democratica del Congo. Studi precedenti, avevano però già ipotizzato che l'intera popolazione mondiale della specie fosse suddivisa in tre distinte sottopopolazioni, distribuite nelle regioni centrale, occidentale e dell'estremo ovest del loro areale. Ne sono rimasti in tutto circa 20.000 individui e, anche a causa dei conflitti e dell'instabilità politica della regione, sono ancora oggi una delle specie meno studiate al mondo.

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Ora, in questo nuovo studio, i ricercatori hanno analizzato il DNA di decine di individui, sia nati in natura, ma oggi in cattività, che ospitati in alcuni santuari in Africa. Hanno poi confrontato questi dati con il DNA mitocondriale già analizzato e studiato in 136 bonobo selvatici, per tracciare un quadro più completo della diversità genetica dell'intera popolazione. L'analisi e il confronto di questi dati racconta che che il gruppo centrale si è separato dagli altri 145.000 anni fa, mentre gli altri due gruppi circa 60.000 anni fa.

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Da allora, tutti i gruppi sono rimasti nettamente isolati tra loro, incrociandosi molto raramente. Tutto questo significa che, in ottica di conservazione, non dobbiamo più tutelare un'unica popolazione animale, ma ben tre distinti gruppi, con tutte le difficoltà che ne conseguono. Per poter sopravvivere, ogni specie vivente ha bisogno di una sufficiente diversità genetica per adattarsi a un ambiente in continua evoluzione e, per i bonobo, perdere anche uno solo di questi tre gruppi sarebbe una perdita devastante per l'intera specie.

Secondo gli autori, è perciò fondamentale che tutti e tre i gruppi di bonobo vengano considerati come entità separate da proteggere singolarmente a ogni costo. I nostri parenti animali più prossimi insieme agli scimpanzé (P. troglodytes), con cui condividiamo circa il 99% del DNA, rischiano seriamente di sparire per sempre a causa della distruzione delle foreste, del bracconaggio e dei conflitti armati che devastano l'Africa Centrale.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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