«Mi hai accompagnata qui a Venezia e ti ringrazio…. Tu simbolo dell’amore per tutti quegli animali uccisi e massacrati dall’ignorante mano dell’uomo. Questo è per te, orsa Amarena, proteggi i tuoi piccoli adesso». Caterina Murino, madrina della Mostra del Cinema di Venezia, che si è presentata sul red carpet del Festival con la sua Sole, una bassotta a pelo ruvido simpaticissima, ha voluto ricordare in un post su Instagram la triste vicenda dell’orsa, da poco diventata mamma di due cuccioli, uccisa ieri a fucilate ieri in Abruzzo.
E così a corredo della foto di Sole al Festival ha aggiunto anche: «Per Amarena, per la capretta per tutte quelle anime innocenti… continueremo a batterci per una giustizia e educazione in questo mondo che sembra abbia perso il senso della compassione e dell’amore».
Ancora un gesto che dimostra il fortissimo legame che una delle Bond Girl più apprezzate ha creato con gli animali, una passione scoperta non prestissimo ma subito totalizzante tanto da non voler lasciare a casa la sua compagna di vita nemmeno per la kermesse di Venezia. E, infatti, la bella e brava attrice, di origini sarde, ma ormai “parigina” d’adozione, ha sfilato sul tappeto rosso in un elegante abito nero portando al guinzaglio la sua cagnolina.
Testimonial contro l’abbandono e di campagne di sensibilizzazione nei confronti del benessere di cani e gatti, come quella partita questa estate intitolata “Stai con me”, anche quando ha scoperto che era stata scelta come madrina, era su un treno perché, ha raccontato in un’intervista, «quando ho giorni liberi trasporto i cani da una parte all'altra della Francia, da un rifugio all'altro o dal rifugio alla casa di adozione».
L’impegno con i cani di Murino è nato di recente, circa quattro anni, un colpo di fulmine scoccato in età già adulta per via di una famiglia in cui gli animali non erano ammessi. Ma nel momento in cui l'attrice ha trovato l’amore umano della sua vita, ha scoperto anche l’amore animale: è, infatti, il fidanzato che la convince a prendere un gattino e da quel momento davanti a lei si spalanca un mondo di creature meravigliose che, però, «vengono maltrattate, abbandonate, fatte soffrire, a volte massacrate». Per questo negli ultimi anni è diventata una micro-paladina di queste cause, ha scoperto le associazioni e i tanti volontari che ne fanno parte e che vivono per salvare queste creature dalla cattiveria umana.
Ed è così che ha deciso di aiutare l'associazione francese, “Gli angeli dei binari”, legata con le Ferrovie dello Stato francese che trasportano i cani da un punto all'altro della Francia per accompagnarli nelle nuove famiglie, laddove troveranno l’amore che meritano.