Sempre più persone decidono di condividere la propria vita con un gatto: è infatti diventato l’animale domestico più diffuso in Europa. Ma sappiamo davvero come interagire con lui e rendere il contatto piacevole per entrambi? Uno studio pubblicato recentemente su Frontiers in Veterinary Science ha dimostrato l'efficacia nel seguire una serie di linee guida, denominate CAT, per gestire l'interazione e il contatto uomo-gatto al fine di garantire il benessere dell'animale e migliorare la relazione.
Lo studio su 100 gatti e 120 volontari
I ricercatori della Nottingham Trent University del Regno Unito sono partiti dal presupposto che le aggressioni dei gatti domestici verso l'uomo sono molto frequenti e che questo è generalmente dovuto a una scorretta interazione. Per risolvere questo problema e garantire un'interazione piacevole per il gatto, i ricercatori hanno redatto alcune linee guida semplici e generiche per aiutare le persone a comprendere l'animale con cui convivono e capire se è il momento giusto per interagire.
Questa guida prende il nome di CAT e si basa su tre semplici principi:
- lasciare la scelta e il controllo dell'interazione al gatto, dandogli quindi la possibilità di accettare o rifiutare;
- fare attenzione al linguaggio del corpo e alle risposte comportamentali dell'animale modulando il contatto;
- limitare il contatto alle sole regioni temporali come sotto il mento, intorno alle guance e alla base delle orecchie.
I ricercatori hanno reclutato 120 volontari per valutare l'efficacia di CAT su 100 gatti che vivono al rifugio Battersea Dogs and Cats Home nel Regno Unito e pronti per l'adozione. Ogni volontario ha partecipato a sei sessioni di 5 minuti in cui doveva interagire con il gatto: tre senza aver alcuna istruzione, tre seguendo invece le linee guida. Ogni sessione è stata filmata, per un totale di 535 osservazioni, e le risposte comportamentali dei gatti sono state poi codificate e confrontate.
Le linee guida CAT migliorano l'interazione uomo-gatto
I gatti che interagivano con i volontari che seguivano le linee guida CAT hanno mostrato una maggiore frequenza e durata di comportamenti di affiliazione e positivi durante la sessione. Ad esempio, le orecchie erano in posizione neutra o in avanti e i mici impastavano con le zampe più a lungo, nonché si strofinavano ai volontari più frequentemente. Al contrario, i gatti che interagivano con i volontari nelle prime tre sessioni, ossia quando l'interazione era spontanea e non guidata, mostravano più frequentemente comportamenti di aggressione, negativi o conflittuali come lo scuotimento del corpo o della testa, l'accovacciamento o l'allontanamento dal volontario.
Questi risultati dimostrano quindi l'efficacia delle linee guida sul comportamento sociale e il benessere dei gatti quando interagiscono con l'uomo. Data la semplicità nell'attuazione, CAT può rappresentare un piccolo "manuale d'istruzioni" per chi convive con un gatto al fine di migliorare la relazione e ridurre i casi di aggressione.