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21 Luglio 2024
10:00

Cat Islands: 7 isole dei gatti da visitare in Italia e nel Mondo

La giapponese Aoshima, l'isola di Syros in Grecia, e l'Italianissima Procida: sono alcune delle isole del Mondo in cui il numero dei gatto supera il numero degli abitanti. Vediamo quali sono le principali "Cat Island" e dove si trovano.

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Esistono almeno 7 isole nel mondo, alcune anche in Italia, dove sono presenti moltissimi gatti che in alcuni casi superano persino il numero degli abitanti, come ad esempio in alcune aree della Grecia. Questi luoghi ricchi di bellezze naturali, trovano nella massiccia presenza di gatti un ulteriore elemento di interesse per i turisti.

Ma perché ci sono così tanti gatti in queste isole? A lungo la gestione dei felini liberi è stata trascurata dai governi nazionali e affidata alle sole associazioni di volontariato che cercano di mantenere l'equilibrio tra la popolazione felina e quella umana. Con il tempo ha preso il sopravvento l'incuria, e sono state applicate in maniera limitata le politiche di sterilizzazione e controllo dei felini, questo ha permesso alle popolazioni di crescere in maniera esponenziale, soprattutto all'interno di sistemi chiusi come le isole.

Oggi però le cose stanno cambiando in molti luoghi del Mondo, vediamo quindi quali sono le "cat island" più affascinanti.

Isola di Aoshima, Giappone

In Giappone esistono diverse "isole dei gatti", circa una dozzina, ma Aoshima, situata nella prefettura di Ehime nella regione dello Shikoku, è diventata la più famosa grazie al passaparola online. La colonia felina di Aoshima conta più di 100 gatti contro appena 15 abitanti umani dell'isola, tutti con un'età compresa tra i 50 e gli 80 anni.

I gatti sono stati introdotti dai pescatori per combattere l'invasione di topi e, trovandosi bene, hanno iniziato a moltiplicarsi. Gli abitanti e i turisti danno loro da mangiare, contribuendo alla crescita della popolazione felina. Recentemente, per controllare le nascite, alcuni gatti sono stati sterilizzati.

Isola di Mykonos, Grecia

Mykonos, nell'arcipelago greco delle Cicladi, è un'"isola dei gatti" molto famosa, anche se questo aspetto passa in secondo piano rispetto alle bellezze naturali e alla movida. In realtà quiui vive un gran numero di gatti liberi accuditi da abitanti, turisti e visitatori. L'isola ospita anche la Mykonos Animal Welfare, un'associazione che si occupa in maniera specifica del benessere di questi animali.

Originario dell'isola è il gatto Egeo, una varietà che deve ancora essere riconosciuta ufficialmente ma che è ritenuta l'unica razza nativa di gatto in Grecia. I gatti di Mykonos, con la loro presenza, contribuiscono al fascino dell'isola, rendendola una destinazione ancora più interessante per i visitatori.

Isola di Samos, Grecia

Restando in Grecia, l'isola di Samos è un'altra rinomata cat island. Qui i gatti si radunano sui moli ad attendere le barche dei pescatori locali che offrono loro cibo. Oltre alle meravigliose spiagge e ai resti archeologici, a Samos i gatti sono diventati una vera attrazione turistica, contribuendo alla reputazione dell'isola come una delle cat island più belle del mondo.

Isola di Syros, Grecia

In Grecia ci sono molti gatti, ma il titolo di regina delle cat island va sicuramente a Syros, una piccola isola del Mar Egeo. Con una popolazione di circa 25 mila persone, l'isola ospita circa 3 mila gatti liberi che vivono a ridosso delle attività umane.

Nei mesi estivi, con l'aumento del turismo, per i gatti è più semplice trovare cibo, ma durante la bassa stagione iniziano i problemi. Nonostante la presenza e le cure dei volontari, i gatti sono troppi per essere seguiti adeguatamente, spesso risultando in condizioni precarie. Per questo motivo, vengono avviate campagne di sterilizzazione per contenerne il numero.

Malamocco, Venezia

Nel 1999 il Comune di Venezia ha realizzato un'area di 2.500 metri quadrati a ridosso del Cimitero di Malamocco, sull’Isola del Lido di Venezia, per ospitare un’oasi per gatti. Questa area è gestita dall’Associazione Dingo, che si occupa di censire e monitorare i gatti presenti nelle varie isole lagunari.

I gatti ospiti provengono dal territorio comunale e sono spesso animali malati o affetti da patologie invalidanti. L'associazione si occupa anche di cucciolate che possono essere date in adozione e di gatti affidati da persone che non sono più in grado di accudirli. Questo lavoro contribuisce a mantenere controllate le colonie feline per evitare l’eccessiva prolificazione e il propagarsi di malattie contagiose.

Isola di Procida, Campania

I gatti dell’isola di Procida, in Campania, sono delle vere e proprie icone. In ogni zona dell'isola, soprattutto a Marina di Corricella, è possibile incontrare questi simpatici felini, a loro agio tra reti da pesca e barche.

La relazione tra i procidani e i felini è di lunga data, risalente al tempo del re Carlo III di Borbone. I gatti sono presenti in diverse colonie sull'isola e non è raro vederli nei luoghi più famosi come la Corricella o la spiaggia di Chiaiolella, dove si avvicinano ai bagnanti. La loro presenza contribuisce al fascino pittoresco di Procida, rendendola una destinazione ancora più interessante.

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Su Pallosu, Sardegna

Su Pallosu, oltre ad essere una delle spiagge più belle della Sardegna, è abitata da oltre un secolo da una colonia di gatti rispettati e tutelati dagli abitanti della zona. Situata in provincia di Oristano, nella marina del comune di San Vero Milis, l’Oasi Felina Su Pallosu si trova in una riserva naturale e ospita una colonia di gatti fin dagli anni Venti del Novecento.

Questi gatti, probabilmente portati dai pescatori della Tonnara per controllare la popolazione dei topi, si sono trovati così bene da non voler più andarsene. I gatti di Su Pallosu sono censiti, fotografati, hanno un nome e sono seguiti da una clinica veterinaria che si occupa della loro vaccinazione e sterilizzazione.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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