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1 Aprile 2021
11:42

Caserta, i fenicotteri si rifocillano nella rinata oasi delle Soglitelle

A Caserta, nell'oasi delle Soglitelle, un gruppo di 13 fenicotteri si rifocilla in quella che rappresenta una delle zone umide più importanti dell'Italia meridionale. Quest'area, un tempo dominio dei bracconieri e della camorra, ora grazie a numerosi progetti è diventata simbolo di rilancio, natura e biodiversità.

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Un gruppetto di 13 fenicotteri rosa (Phoenicopterus roseus) si rifocilla nella rinata area umida delle Soglitelle, nel casertano. A riprenderli durante le ormai consuete attività di monitoraggio sono stati gli ornitologi e i collaboratori della Stazione di Monitoraggio della Fauna "I Variconi" e "Le Soglitelle" che operano in quella che è una delle aree di sosta per gli uccelli migratori più importanti della Campania e non solo. Proprio per questo motivo per molto tempo tutta la zona del litorale Domitio ha rappresentato un vero e proprio paradiso per il bracconaggio e la camorra, che dopo tanti anni di lotta, che hanno visto tra i protagonisti anche l'ex Ministro dell'Ambiente Sergio Costa, sono stati sconfitti. Ora tutta l'area, che ricade nella Riserva Naturale Foce Volturno-Costa di Licola, è diventata simbolo di rilancio e biodiversità.

Fenicotteri e volpoche (Tadorna tadorna) sostano tranquilli nell'oasi delle Soglitelle

Da qualche anno infatti grazie al progetto Volo Libero, sostenuto da Fondazione con il Sud, l'Istituto di Gestione della Fauna, l'Ente Riserve e LIPU stanno portando avanti, insieme ad altri partner, numerose attività di ricerca scientifica, monitoraggio e recupero dell'area, per rilanciare l'oasi e permettere una fruizione controllata, per appassionati e birdwatcher, compatibile con le esigenze di conservazione della natura. Quest'area è uno dei luoghi più importanti dell’Italia meridionale per l'avifauna e fino a qualche anno fa era quasi impossibile riuscire ad accedervi. Ora tutto questo è solo un ricordo e finalmente gli uccelli che dall'Africa tornano in Europa possono sostare serenamente.

Anatre, aironi, limicoli, piccoli passeriformi e ora fenicotteri, che fino a non molto tempo fa erano piuttosto rari da queste parti, ma da qualche anno gli avvistamenti stanno aumentando considerevolmente. La speranza ora è che questa specie, che si sposta molto alla ricerca di lagune e distese fangose dove nutrirsi, possa iniziare anche a riprodursi qui. Sarebbe il coronamento perfetto per il definitivo rilancio dell'area, da dominio dei bracconieri a prezioso scrigno di biodiversità e natura.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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