Un gruppetto di 13 fenicotteri rosa (Phoenicopterus roseus) si rifocilla nella rinata area umida delle Soglitelle, nel casertano. A riprenderli durante le ormai consuete attività di monitoraggio sono stati gli ornitologi e i collaboratori della Stazione di Monitoraggio della Fauna "I Variconi" e "Le Soglitelle" che operano in quella che è una delle aree di sosta per gli uccelli migratori più importanti della Campania e non solo. Proprio per questo motivo per molto tempo tutta la zona del litorale Domitio ha rappresentato un vero e proprio paradiso per il bracconaggio e la camorra, che dopo tanti anni di lotta, che hanno visto tra i protagonisti anche l'ex Ministro dell'Ambiente Sergio Costa, sono stati sconfitti. Ora tutta l'area, che ricade nella Riserva Naturale Foce Volturno-Costa di Licola, è diventata simbolo di rilancio e biodiversità.
Fenicotteri e volpoche (Tadorna tadorna) sostano tranquilli nell'oasi delle Soglitelle
Da qualche anno infatti grazie al progetto Volo Libero, sostenuto da Fondazione con il Sud, l'Istituto di Gestione della Fauna, l'Ente Riserve e LIPU stanno portando avanti, insieme ad altri partner, numerose attività di ricerca scientifica, monitoraggio e recupero dell'area, per rilanciare l'oasi e permettere una fruizione controllata, per appassionati e birdwatcher, compatibile con le esigenze di conservazione della natura. Quest'area è uno dei luoghi più importanti dell’Italia meridionale per l'avifauna e fino a qualche anno fa era quasi impossibile riuscire ad accedervi. Ora tutto questo è solo un ricordo e finalmente gli uccelli che dall'Africa tornano in Europa possono sostare serenamente.
Anatre, aironi, limicoli, piccoli passeriformi e ora fenicotteri, che fino a non molto tempo fa erano piuttosto rari da queste parti, ma da qualche anno gli avvistamenti stanno aumentando considerevolmente. La speranza ora è che questa specie, che si sposta molto alla ricerca di lagune e distese fangose dove nutrirsi, possa iniziare anche a riprodursi qui. Sarebbe il coronamento perfetto per il definitivo rilancio dell'area, da dominio dei bracconieri a prezioso scrigno di biodiversità e natura.