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11 Gennaio 2022
10:34

Casale Monferrato, uno struzzo spunta sulla provinciale tra la nebbia

Uno struzzo avvolto nella nebbia è comparso tra le auto sulla provinciale a Casale Popolo, frazione di Casale Monferrato. L'animale. fuggito da un allevamento, è poi stato recuperato sano e salvo dall'allevatore.

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Un episodio decisamente curioso è accaduto lo scorso 8 gennaio a Casale Popolo, frazione di Casale Monferrato: uno struzzo è improvvisamente spuntato dalla nebbia sulla sulla Strada Provinciale 31 Bis, mandando inevitabilmente in tilt il traffico. Il grosso uccello di origine africana è scappato dal box trainato dall'auto di un allevatore ma fortunatamente è stato recuperato dallo stesso poco dopo, evitando così che venisse investito.

Uno degli automobilisti fermi nel traffico è riuscito a filmare l'insolita scena, dove si vede lo struzzo visibilmente spaesato mentre si aggira tra le auto avvolte nelle nebbia.

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Il video dello struzzo ripreso da un automobilista

Ma che ci fa uno struzzo africano in provincia di Alessandria in Piemonte? Da un po' di anni ormai l'allevamento degli struzzi è una pratica sempre più diffusa nel nostro paese. Allevato fin dall'antichità a partire dal 2000 questa attività è tornata a espandersi anche in Italia, dove ci sono oltre 1500 allevamenti autorizzati. Gli animali vengono allevati sia per la produzione di carne (molto magra e dal sapore di manzo) che per le uova e non è raro imbattersi in agriturismi e giardini che ospitano alcuni esemplari anche solo per scopo ornamentale.

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Lo struzzo è l’uccello più grande al mondo

Dagli allevamenti si ricavano anche pregiate penne e piume, utilizzate sia per scopo ornamentale che per realizzare spolverini. Persino la pelle pare essere un materiale molto apprezzato e resistente, tuttavia viene da chiedersi se vale davvero la pena oggi investire ancora in allevamenti di specie selvatiche esotiche di cui tutto sommato possiamo tranquillamente fare a meno.

In Australia, per esempio, proprio a causa degli allevamenti diversi esemplari di struzzi sono fuggiti dalla cattività e hanno stabilito popolazione riproduttive in diverse zone dell'entroterra. Possiamo facilmente immaginare i danni ambientali e problemi di gestione che possono causare uccelli alti oltre due metri e pesati fino a 140 kg.

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Alcuni nandù fuggiti dalla cattività hanno creato popolazioni riproduttive in Germania

In Germania invece, quando hanno cominciato ad allevare nandù – il cugino sudamericano dello struzzo – tre coppie sono riuscite a fuggire da un allevamento vicino a Lubecca, nello Schleswig-Holstein, tra la fine degli anni 90 e l'inizio del 2000. Ora sono oltre 500 i nandù liberi e che si riproducono nel nord del Paese e che ogni anno causano ingenti danni a flora, fauna e coltivazioni. Alcuni chiedono di poterli cacciare per limitarne i danni, altri invece li difendono perché li considerano una vera e propria attrazione.

Quasi tutti gli allevamenti di specie esotiche si trasformano prima o poi in pericolosi serbatoi di potenziali specie aliene invasive. Lo abbiamo visto in Italia con le nutrie, i visoni americani, i pappagalli, le anatre e le oche ornamentali e tantissimi altri animali esotici allevati. Forse sarebbe meglio pensarci due volte prima di rischiare che incontri come quelli di Casale Monferrato diventino sempre più frequenti. Cosa mai potrebbe andare storto?

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