Un appello postato sui social, le immagini di un cagnolone di 38kg che grazie a quell’oggetto riusciva a passeggiare nonostante un problema di deambulazione, l’amarezza per un furto tanto assurdo quanto vile. «Lui è Mork, le sue zampe posteriori sono state rubate, aiutatemi a trovarle». A scrivere è Silvia, la petmate di un pastore tedesco di 10 anni affetto da sei mesi da una grave forma di mielopatia ma che tramite il suo carrellino riusciva a contenere gli effetti della malattia.
Se non fosse che lo scorso giovedì ignoti hanno sottratto l’oggetto dal ripostiglio del sottoscala condominiale a Bari, al quartiere Carrassi: «Dopo la solita passeggiata mattutina, che avevamo fatto con il mio compagno, abbiamo riposto il carrellino lì, come sempre – ha raccontato la donna a Kodami – quando sono andata la sera per prenderlo, però, ho trovato la porta dello stanzino aperta ma, all’interno, non c’erano più né il carrellino né il guinzaglio e la pettorina con il suo nome. Presumibilmente i ladri devono aver agito dunque giovedì, tra le 8:40 e le 20:15».
Un furto rispetto al quale Silvia non si dà pace: «Mork è un pastore tedesco di 10 anni affetto da mielopatia, una malattia purtroppo degenerativa che può solo peggiorare ma che lui sta affrontando con resilienza e forza d'animo – aggiunge – Il carrellino è sempre stato riposto in quello stanzino al piano terra dello stabile». Ricordiamo che la mielopatia una condizione grave che colpisce il midollo spinale di un cane e provoca la degenerazione e l'eventuale paralisi degli arti posteriori dell'animale. Difficile anche capire chi si possa essere reso responsabile di un simile gesto.
Il carrellino era un modello della McLaren, acquistato di seconda mano dopo l’insorgere dei primi sintomi della malattia: «Lo avevamo modificato nella parte anteriore – ci fa sapere – solitamente hanno 3 fasce che bloccano pancia, spalla e collo. Noi avevamo adattato la pettorina di Mork alle aste del carrellino e lasciato solo la fascia sotto la pancia. Questo è un segno distintivo del suo carrellino. Come si può vedere dalle immagini c’è una fascia rosa sotto la pancia, che è la fascia lasciata del carrellino originale. La spalla, però, è agganciata grazie alla pettorina».
La speranza è, ovviamente, che qualcuno riesca a riconoscere il carrello e che magari lo riporti a casa per consentire a Mork di poter continuare a fare le sue passeggiate nonostante la malattia. Ovviamente qualsiasi tipo di aiuto alternativo sarebbe ben accetto. Per contattare Silvia si può scrivere una mail a silvialipira@gmail.com.
A proposito di carrellini, abbiamo raccontato un po' di tempo la storia di Carletto, un cane carlino che proprio attraverso uno di questi ausili era riuscito a rigenerarsi con il grande affetto del suo petmate Marcello. Alcune settimane fa, purtroppo, Carletto è volato sul ponte. Quelle ruote che sono venute in soccorso delle sue gambe sono state uno strumento indispensabile per far ripartire al meglio la sua vita. Questo solo per ricordare come un carrellino sia un oggetto troppo prezioso, e non sotto il profilo meramente economico, per essere sottratto al suo legittimo proprietario. Speriamo quindi che il responsabile faccia un passo indietro e lo riporti a Mork.