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Caro Kodami
rubrica
6 Giugno 2024
16:37

Caro Kodami, ti scrivo. Silvia e Cristian: «Abbiamo fermato i lavori per dare riparo alle rondini»

Silvia e Cristian ci hanno scritto prima per chiederci come tutelare un nido di rondini che erano entrate nella loro abitazione in costruzione, poi per raccontarci che hanno procrastinato i lavori quando hanno scoperto che c'erano anche delle uova.

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Caro Kodami,

siamo Sonia e Cristian. Abbiamo acquistato una casa da ristrutturare in un borgo ligure. I lavori sono iniziati circa quattro mesi fa e proseguono abbastanza velocemente. Pensavamo di entrare ad agosto. Ma un paio di settimane fa abbiamo notato un via vai… La nostra futura cucina era trafficata. Non avendo ancora gli infissi, delle meravigliose rondini hanno ben pensato di iniziare a fare un nido proprio lì.
Abbiamo subito scritto a Kodami per capire se prima che lo finissero si potesse spostare in un posto vicino ma fuori dalla cucina, ovviamente senza creargli danno perché mai avremmo voluto fargli del male. Come presupponevamo i nidi non si possono toccare e senza alcuna esitazione e senza pensarci nemmeno un secondo, abbiamo deciso di fermare i lavori e di lasciare che le rondini finissero la loro ristrutturazione o costruzione in pace.
Dopo circa due settimane abbiamo avuto il regalo più bello ed emozionante che mai potevamo immaginare: 6 bellissime uova. Un'emozione inaspettata mista ad ammirazione profonda verso questi uccelli meravigliosi. Ora aspettiamo che si schiudano.
Questo nido poteva sembrare un ostacolo ma è una dimostrazione che non è difficile vivere in sintonia con la natura se impariamo a rispettarla.
La vita di ogni essere vivente, anche il più piccolo, vale più di ogni altra cosa. I lavori possono aspettare, ovviamente con non pochi disagi temporali ed economici (a volte non è facile mettere da parte o rinunciare alle nostre cose). Ma in compenso abbiamo una gioia nel cuore immensa.

Risponde la direttrice Diana Letizia

Cari Sonia e Cristian, vi ringraziamo, prima di tutto, di esservi rivolti a noi nel momento in cui avete trovato questi meravigliosi ospiti in casa e ancora di più per aver fatto una scelta che ha delle implicazioni sul vostro quotidiano per rispetto di altri esseri viventi. Le mie parole invece sono, per certi versi, banali: chiunque abbia empatia e rispetto per l'altro – chiunque sia – non può che sentire un senso profondo di stima nei vostri confronti.

Ciò su cui vorrei spostare l'attenzione da parte di chi ci legge è su quella che possiamo chiamare "la questione del tempo". Sì, quello che scorre sulle lancette e a cui diamo perennemente tanta importanza. Effettivamente, se ci pensiamo, è il bene più prezioso che ogni essere vivente ha come patrimonio da spendere e gestire a fronte, in realtà, di un grande punto interrogativo rispetto a quando si esaurirà.

Vale per noi umani certamente questa considerazione e nessuno può dirci con certezza se un polpo, un ragno o una rondine hanno consapevolezza della effettiva durata della loro singola vita. La vostra lettera mi ha fatto pensare dunque alla decisione che avete preso nel procrastinare la costruzione del vostro nido per favorire la stabilità di quello delle rondini che state ospitando.

Come avete scritto voi il motivo per cui siete arrivati a questa scelta è che «la vita di ogni essere vivente, anche il più piccolo, vale più di ogni altra cosa» e dunque anche del vostro tempo.

Ovviamente vi auguro che sia il più lungo possibile quello che vi aspetta da passare insieme e che possiate condividerlo tra di voi e con gli altri mantenendo la bellezza del vostro animo, perché credo davvero che avete dimostrato quanto anche il bene più prezioso – il tempo, appunto – sia da valutare non solo in base a obiettivi prefissati ma proprio dando valore al "qui ed ora" in ogni momento.

Scegliendo di preservare le rondini, dunque, io credo che voi abbiate fatto del tempo che abbiamo ciò che è più importante fare: viverlo fino in fondo e in ogni attimo: solo così potremmo essere certi di aver vissuto una vita che vale la pena di essere vissuta.

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Diana Letizia
Direttrice editoriale
Giornalista professionista e scrittrice. Laureata in Giurisprudenza, specializzata in Etologia canina al dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli e riabilitatrice e istruttrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico (master conseguito al dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Parma). Sono nata a Napoli nel 1974 e ho incontrato Frisk nel 2015. Grazie a lui, un meticcio siciliano, cresciuto a Genova e napoletano d’adozione ho iniziato a guardare il mondo anche attraverso l’osservazione delle altre specie. Kodami è il luogo in cui ho trovato il mio ecosistema: giornalismo e etologia nel segno di un’informazione ad alta qualità di contenuti.
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