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Caro Kodami
rubrica
11 Luglio 2024
10:23

Caro Kodami, ti scrivo. Ferdinando ci chiede come scegliere una pensione: «Ho paura a lasciare il mio cane per le vacanze»

La lettera di Ferdinando riguarda la scelta della pensione, qualora il nostro amico a quattro zampe non possa raggiungerci in villeggiatura: un timore comprensibile, ma affidarsi ai professionisti è sempre la scelta migliore.

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Caro Kodami,

ho letto la lettera che vi ha mandato la signora Federica e mi sono deciso a scrivervi. Anche io ho problemi a portare il nostro cane in vacanza perché andremo in Spagna con l'aereo per una settimana. Ho cercato una persona che venisse a casa nostra e penso di essermi mosso pure in tempo ma nella mia zona (vivo in un piccolo comune lombardo) non sono riuscito a trovare nessuno. E' la prima volta così che dobbiamo per forza lasciare Aurora in pensione, ha due anni e l'anno scorso era rimasta con i genitori della mia compagna ma quest'anno anche loro sono via nello stesso periodo. Abbiamo trovato così un paio di centri cinofili che fanno anche pensione e vorremmo chiedervi a cosa in particolare dobbiamo dare conto per scegliere quello in cui poter stare certi che Aurora si trovi bene. Grazie per qualsiasi consiglio vogliate darci!

Ferdinando R.

Risponde la direttrice Diana Letizia

Caro Ferdinando,

la vostra è una scelta difficile ma comprensibile a fronte appunto di una vacanza all'estero. Fa parte della vita di chi ha scelto di condividere il cammino insieme a un cane dover trovare caso per caso la soluzione più appropriata, importante è farlo con il dovuto anticipo, soprattutto nell'organizzazione delle vacanze.

Ciò che su Kodami possiamo sicuramente fare per darvi una mano è appunto consigliarti su come riconoscere una pensione legale e in cui si bada davvero al benessere del cane. In un articolo a firma di Luca Spennacchio, istruttore cinofilo e membro del comitato scientifico di Kodami, c'è una interessante intervista a Cosimo Lentini, presidente ANPCA, ovvero l'Associazione Nazionale Pensioni per Cani Autorizzate. Ti consiglio e consiglio a chiunque si trovi nella tua situazione di leggerlo fino in fondo perché contiene importanti cose da sapere che qui provo a sintetizzare, partendo prima di tutto dall'aspetto legale.

Perché una pensione per cani sia a norma c'è l’obbligo di possedere due requisiti, ovvero una Partita Iva e l’Autorizzazione Sanitaria rilasciata dalle ASL veterinarie. Questo aspetto che può sembrare solo burocratico in realtà obbliga chi fa pensione ad avere dei presupposti importanti proprio per il benessere del cane all'interno della struttura come box con interno ed esterno comunicanti provvisti di coibentazione, riscaldamento, luce, acqua e superfici lavabili; aree verdi recintate in sicurezza per lo sgambamento e, tra le altre cose, anche una infermeria.

Cosa bisogna osservare con cura, poi, per farci stare più tranquilli nella scelta? Sicuramente importante è avere contatti con altre persone che hanno già portato il loro cane nel posto che ci interessa, conoscere bene i gestori e anche i lavoratori e soprattutto, passare del tempo lì insieme al tuo cane.

Hai scritto che l'attività di pensione viene fatta da un centro cinofilo nel tuo caso: è un'ottima cosa, visto che ci sono persone specializzate e competenti immagino ma possiamo saperlo solo, ad esempio, se ti hanno chiesto un primo incontro conoscitivo e ti hanno poi prospettato dei giorni di ambientamento prima della vostra partenza.

Questi sono alcuni consigli che mi sento di darti e sono certa che postando questo articolo sui nostri canali social ci saranno anche altri lettori che si sono trovati o si stanno per trovare nella tua situazione. Spero che le loro esperienze, se vorranno commentare, ti saranno d'aiuto e invito tutti a non fare "terrorismo" su un argomento così delicato. Emerge, comprensibilmente, dalle tue parole un giusto timore a lasciare Aurora che fa comprendere quanto sia duro per voi allontanarvi da lei. Ma sono certa che valutando con cura e calma il luogo dove pensi di lasciarla troverai una buona soluzione temporanea.

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Diana Letizia
Direttrice editoriale
Giornalista professionista e scrittrice. Laureata in Giurisprudenza, specializzata in Etologia canina al dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli e riabilitatrice e istruttrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico (master conseguito al dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Parma). Sono nata a Napoli nel 1974 e ho incontrato Frisk nel 2015. Grazie a lui, un meticcio siciliano, cresciuto a Genova e napoletano d’adozione ho iniziato a guardare il mondo anche attraverso l’osservazione delle altre specie. Kodami è il luogo in cui ho trovato il mio ecosistema: giornalismo e etologia nel segno di un’informazione ad alta qualità di contenuti.
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