Caro Kodami,
siamo in procinto di partire per le ferie d'agosto e anche quest'anno abbiamo dovuto affrontare, per organizzare le vacanze, quello che da 10 anni chiamiamo in famiglia "il solito problema". Mi presento: mi chiamo Federica, sono sposata con Francesco e abbiamo due figli gemelli e un cane: hanno tutti dieci anni. Ogni volta che dobbiamo partire, ci troviamo però di fronte a come riuscire a girare l'Italia durante le ferie senza lasciare Mac, il cane, ma portandolo con noi. Quello che puntualmente accade è che trovare alberghi, b&b o anche case vacanze in cui accettano la presenza di un animale domestico è un'avventura. Col tempo le cose sono migliorate ma possibile che ancora sia così? Perché vi assicuro che ancora è difficile avere l'ok dei gestori o dei proprietari nonostante tutte le nostre rassicurazioni sulla "educazione" di Mac. Quest'anno andremo in Puglia e siamo stati alla fine obbligati, per certi versi, a scegliere come destinazione una località specifica perché lì abbiamo trovato accoglienza per tutti e cinque. Perché è questo il numero di componenti della mia famiglia: Mac non è "altro da noi" e con noi fa sempre le vacanze, estive o meno che siano.
Risponde la direttrice Diana Letizia
Cara Federica, io ormai credo che il problema sia sempre e in generale legato all'educazione degli umani, soprattutto quella che riguarda le persone che vivono con un compagno a quattro zampe. Prendo spunto dalla tua lettera partendo da lontano, per cercare di farmi capire. Se tutti raccogliessimo sempre le deiezioni dei nostri animali, nessuno si lamenterebbe più – a buon diritto – della maleducazione degli umani che, spesso, si trasforma in intolleranza nei confronti dei cani.
Bisogna dunque focalizzarsi su un lavoro di sensibilizzazione e divulgazione (che io penso sempre dovrebbe partire dalle Istituzioni in primis) che tocca fare su chi ha deciso di adottare un cane. Cosa che, ricordo, non è un obbligo né un diritto acquisito e, di conseguenza, poi poter avanzare le giuste istanze sulla necessità di migliorare l'accesso a strutture pubbliche e, anche, private con Fido.
Ecco, il discorso per quanto ci riguarda è a monte e non a valle: non tutti sono come te e la tua famiglia che, sono certa, avete cura dei luoghi dove andate e rispetto nei confronti del vostro cane e delle persone in generale. Capisco perfettamente, sia chiaro, il vostro problema che riguarda tantissime persone che viaggiano in compagnia di quello che è a buon diritto un membro della famiglia e che una forma di supporto a chi ha scelto responsabilmente di vivere con un cane dovrebbe proprio essere la garanzia di poterlo avere accanto sempre e essere favoriti e non osteggiati nel farlo.
Aggiungo anche un'ultima cosa, proprio per sottolineare quanto io sia d'accordo con te: l'offerta turistica in questo senso è ancora scarsa. Spesso, poi, quando si trova accoglienza con cane al seguito il costo aumenta fortemente. Recentemente sono stata in Cilento e nella casetta che abbiamo preso, portando con noi un cane di taglia piccola per giunta, abbiamo dovuto pagare un sovrapprezzo di 25 euro al giorno per le pulizie.
Ti ringrazio dunque della condivisione di quello che continua a rappresentare, come giustamente lo hai definito tu, "il solito problema" e con la nostra campagna di informazione "vacanza bestiale" contro l'abbandono ma soprattutto per favorire adozioni consapevoli (sempre per il discorso che bisogna agire in prevenzione) speriamo di contribuire anche quest'anno perché le cose migliorino. Soprattutto per persone come voi, a cui auguriamo delle splendide giornate di ferie insieme al vostro Mac.