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Caro Kodami
rubrica
8 Agosto 2024
12:50

Caro Kodami, ti scrivo. Alfredo, i suoi figli e gli spettacoli al circo: «Patto con la mia ex di non portarli mai lì»

La lettera di oggi è di Alfredo, che in seguito alla notizia che l'attuazione della legge sullo stop dell'utilizzo degli animali selvatici nei circhi è stata rimandata, ci racconta di una sua scelta: mai portare i suoi figli a zoo, circhi o altri luoghi dove gli animali vivono dentro gabbie o, peggio ancora, vengono esibiti per divertimento.

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Caro Kodami,

ho letto sul vostro sito che ancora una volta è stata rimandata l'attuazione della legge sullo stop dell'utilizzo degli animali selvatici nei circhi e, in generale, negli spettacoli. Io sono il papà di due bambini, Eleonora e Valerio, che ora hanno rispettivamente sette e cinque anni. Sono un genitore separato e ho con la mia ex moglie un ottimo rapporto e tra i tanti punti su cui abbiamo preso accordi quando abbiamo deciso di lasciarci uno sicuramente non è stato un elemento di discussione: mai portare i bimbi a zoo, circhi o altri luoghi dove gli animali vivono dentro gabbie o, peggio ancora, vengono esibiti per divertimento. Sembrerà strano ad alcuni che una coppia sottolinei questo aspetto durante un momento così delicato ma con questa mia lettera vorrei invece proprio dire che come noi tanti altri genitori hanno fatto dell'educazione al rispetto degli altri esseri viventi un caposaldo della famiglia che hanno deciso di mettere in piedi e che le cose non cambiano anche se poi, come successo a noi, purtroppo non ci sono più le condizioni per stare insieme ma ciò non toglie il rispetto a l'amore che abbiamo ancora l'uno verso l'altro e relativamente ai nostri valori.

Scusa Kodami se ho messo insieme il tema della famiglia a quello degli animali ma credo davvero che sia importante far crescere i nostri figli in modo che sappiano sin dal principio che non c'è nulla di divertente nel vedere un leone eseguire delle "prodezze" perché condizionato dal suono di una frusta e per quelli che dicono "ma gli addestratori amano i loro animali" vorrei solo aggiungere che non vi può essere alcuna forma di amore nella mancanza di libertà che questi esseri hanno nei loro spazi naturali.

Alfredo

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Risponde la direttrice Diana Letizia

Caro Alfredo, abbiamo trovato la tua mail in posta e subito abbiamo deciso di pubblicarla nello stesso giorno in cui è arrivata, come hai sottolineato tu, la notizia di un ennesimo slittamento dell'attuazione della legge che vieta l'impiego degli animali selvatici nei circhi.

La tua testimonianza è molto importante e ci scusiamo con chi è "in coda" per avere nostra risposta su altri temi ma questo ci è sembrato fondamentale da rimarcare. Per una volta che il nostro Paese è pronto a fare qualcosa di importante e valido per la tutela di altri esseri senzienti ecco che si allungano ancora i tempi per mettere in atto qualcosa di già deciso.

È, purtroppo, l'esempio evidente di quanto il benessere degli altri animali sia decisamente in fondo all'agenda politica di questo Governo ma, bisogna dirlo, di chi è al potere indipendentemente dallo schieramento politico. Le decisioni in merito al mondo animale, infatti, non sono mai state prioritarie in Italia ma anche nel resto del mondo e anche questa, in fondo, non è una novità ed è sotto gli occhi di tutti lo sfruttamento continuo e perpetrato dall'essere umano nei confronti di chi ha diritto quanto noi di "camminare" su questa Terra.

Lo vediamo in maniera estremizzata appunto con spettacoli ben poco edificanti a cui lasciamo assistere i nostri figli, come tu sottolinei, ma anche nel turismo di massa che si riversa in Africa o Oriente in cui finti parchi naturali propongono selfie a buon mercato con animali sfruttati.

In un mondo che continua a perpetrare scempi, una lettera come la tua è un faro di speranza e mi fa pensare a un episodio recente qui a Napoli, dove sorge la redazione di Kodami, dove è avvenuta una manifestazione di cittadini contro un circo che si era stanziato in città. Un video in particolare aveva fatto tremare i polsi a noi della redazione ma anche a tante persone – non "estremi attivisti animalisti" come piace a volte definire chi si interessa al benessere animale con tono dispregiativo – che erano scese in strada. Mostrava degli elefanti rinchiusi in uno spazio che confinava con un'arteria in cui circolano tantissime macchine ogni minuto e ogni giorno.

Sto pensando a quel caso perché in quella occasione, ma come si è visto anche in altre in tutta Italia, hanno protestato anche diverse famiglie con bambini. Ecco, ci auguriamo che genitori come voi e come tanti che per fortuna ci sono diventino ogni volta di più rispetto a quelli che ancora si mettono in coda per acquistare un biglietto che mostra ai più piccoli qualcosa di indecoroso e che non insegna altro che una teoria della predominanza umana a cui, sinceramente, non c'è più nessuna giustificazione per continuare a crederci.

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Diana Letizia
Direttrice editoriale
Giornalista professionista e scrittrice. Laureata in Giurisprudenza, specializzata in Etologia canina al dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli e riabilitatrice e istruttrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico (master conseguito al dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Parma). Sono nata a Napoli nel 1974 e ho incontrato Frisk nel 2015. Grazie a lui, un meticcio siciliano, cresciuto a Genova e napoletano d’adozione ho iniziato a guardare il mondo anche attraverso l’osservazione delle altre specie. Kodami è il luogo in cui ho trovato il mio ecosistema: giornalismo e etologia nel segno di un’informazione ad alta qualità di contenuti.
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