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15 Novembre 2023
13:08

Carne di serpente sulla pizza: ecco cosa succede al Pizza Hut a Hong Kong

Considerata dalla tradizione una prelibatezza, non è una novità mangiare carne di serpente in Cina. Il primo a proporla sulla pizza è però il colosso americano Pizza Hut, in collaborazione con un ristorante di Hong Kong.

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Se all'Occidente piacciono trasformati in borse, in Asia piacciono nel piatto e ultimamente anche sulla pizza. I serpenti non possono dormire sonni tranquilli, insomma, e la loro vita non sembra sicura a nessuna latitudine, men che meno adesso che la loro carne è diventata un nuovo ingrediente gourmet nei locali di Pizza Hut, colosso della ristorazione statunitense, che è tornato sulle prima pagine delle testate enogastronomiche perché, in collaborazione con un ristorante storico di Hong Kong, Ser Wong Fun, ha portato, appunto, lo stufato di serpente sulla pizza.

Considerata dalla tradizione una prelibatezza, non è una novità mangiare carne di serpente in tutto il paese dove pietanze a base di questo rettile restano in auge ancora in tanti ristoranti. In questo caso, però, sarà «ancora più ricca di gusto perché accuratamente condita con formaggio a dadini», hanno spiegato i referenti di Pizza Hut Hong Kong nel comunicato stampa di lancio del prodotto.

Il problema dei diritti degli animali, domestici e selvatici, però è più esteso e non riguarda solo quello che Pizza Hut sta facendo a Hong Kong. Restando in Asia, infatti, sappiamo che in Corea del Sud vengono ancora consumati cani e gatti a scopo alimentare. Anche se negli anni i movimenti per i diritti degli animali hanno fatto passi avanti, e nel 2020 il ministero dell’Agricoltura e degli Affari rurali sudcoreano aveva annunciato che non sarebbero più stati venduti nei mercati e tanto meno macellati e cucinati.

Un divieto condiviso, almeno secondo i sondaggi, anche dai cittadini cinesi convinti che il commercio di carne di cane dovrebbe essere completamente vietato e che la festa della carne di cane di Yulin dovrebbe essere soppressa. Resta un fatto, però, e cioè che in molti Paesi cani e gatti continuano ad essere rapiti ai loro proprietari e confinati in gabbie, per essere poi macellati senza alcun controllo sanitario. Insomma, la situazione in Cina non è rosea, ma se andiamo proprio a vedere, non è che dalle nostre parti sia meglio, visto che anche qui ogni giorno milioni di animali vengono uccisi per essere trasformati in cibo: mucche, vitelli, polli, galline, maiali, conigli, pesci, animali che, peraltro, come diversi studi hanno dimostrato, sono tutti in grado di provare sensazioni esattamente come i cani e i gatti. Dovremmo ricordare che tutti, domestici e selvatici, sono dotati di sentimenti e intelligenza e rispettarli come individui, smettendo di trattarli come beni di consumo.

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Simona Sirianni
Giornalista
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