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17 Aprile 2024
17:54

Caretta caretta con un amo nell’esofago: salvata dall’ospedale per tartarughe marine

La tartaruga Caretta caretta Nerey aveva un amo nell’esofago. È stata salvata grazie all'intervento del personale del Regno di Nettuno e de personale del Turtle Point di Portici, nel Napoletano.

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Un amo conficcato nell’esofago e serie difficoltà nel nuotare. È in queste condizioni che è stata trovata una tataruga al largo di Casamicciola, nell’area marina protetta Regno di Nettuno. L'animale, in evidente difficoltà, è stato avvistato da due diportisti dell’isola d’isola d’Ischia, che ne hanno segnalato la presenza alla Stazione zoologica Anton Dohrn.

La Caretta caretta è stata recuperata con il coinvolgimento della guardia costiera di Ischia, al comando del tenente di vascello Antonio Magi, e dello staff dell’area marina protetta. A bordo di un traghetto è stata portata a Napoli dove è stata presa in carico dal personale del Turtle Point di Portici, tra i più grandi "ospedali" d'Italia per tartarughe marine.

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Sottoposto ai primi esami radiografici, gli esperti hanno scoperto la presenza di un amo conficcato nell’esofago. «Le anse meteoriche lasciano temere che ci siano danni anche al tratto gastrointestinale, l’animale è molto debilitato – ha spiegato il coordinatore del Turtle Point, Andrea Affuso – In queste ore faremo ulteriori esami diagnostici e nei prossimi giorni cercheremo di rimetterlo in condizioni cliniche tali da poter superare l'intervento chirurgico di rimozione il prima possibile».

La tartaruga, ribattezzata Nerey, è stata vittima di ghost fishing, cioè di strumenti per la pesca abbandonati dai in acqua che continuano a mietere vittime accidentali. Un problema estremamente diffuso che ogni anno causa la morte di tartarughe, uccelli marini e cetacei. L'ultimo caso si è verificato pochi giorni fa, sempre in Campania, dove un delfino è stato trovato morto a causa delle reti fantasma.

La tartaruga recuperata nelle acque di Ischia invece ha buone probabilità di sopravvivere, come conferma il direttore del Regno di Nettuno, Antonino Miccio: «Un recupero che mostra gli effetti di un’azione sinergica che parte dai diportisti e arriva alle istituzioni. Confidiamo in un pieno recupero di Nerey, la tartaruga salvata nei nostri mari, e in un suo rilascio nei prossimi mesi all’interno del Regno di Nettuno. E intanto sensibilizziamo tutti sui danni potenziali del cosiddetto ghost fishing, l’abbandono in mare di attrezzare da pesca che possono continuare a far male agli animali».

Kodami era già entrata nel Turtle Point per raccontare un altro salvataggio, quello della tartaruga Osimhen, vittima del bycatch, la cattura accidentale da parte di pescatori.

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Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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