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6 Agosto 2024
12:24

Carabinieri intervengono per una lite, ma scoprono che in casa ci sono 36 animali tra cani e gatti

36 animali, tra cani e gatti, sono stati ritrovati nel quartiere Secondigliano, a Napoli. Versavano in pessime condizioni igienico sanitario e sono stati tutti sequestrati dai Carabinieri intervenuti inizialmente per una lite.

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36 animali, tra cani e gatti, sono stati ritrovati nel quartiere Secondigliano, a Napoli. Versavano in pessime condizioni igienico sanitario e sono stati tutti sequestrati dalle Forze dell'Ordine.

La scoperta è stata fatta quando la centrale operativa dei Carabinieri ha ricevuto una segnalazione riguardante una lite, e ha immediatamente inviato una pattuglia della stazione di Secondigliano per verificare la situazione. L'intervento è stato richiesto per via di un presunto furto di cane: chi ha chiamato parlava di un cane rubato che una donna si rifiutava di restituire.

I militari sono intervenuti rapidamente in via Cupa Santa Cesarea e sono riusciti a risolvere la lite. Dopo alcune indagini e chiarimenti, è stato possibile restituire il cagnolino a una delle parti coinvolte, che molto probabilmente lo aveva trovato vagare per strada. Sembrava che tutto si fosse concluso per il meglio, ma un odore nauseabondo ha subito attirato l'attenzione dei Carabinieri.

Salendo le scale del palazzo fino al quinto piano, l'odore era via via sempre più intenso, accompagnato da lamenti che provenivano da un appartamento. Questo appartamento era di proprietà di una delle protagoniste della lite appena risolta, una 70enne che aveva preferito non farsi vedere durante l'intervento iniziale.

La donna si era chiusa in casa e rifiutava di aprire la porta ai militari, i quali nel frattempo avevano già allertato i medici veterinari dell'Asl di Napoli. In pochi minuti, i veterinari sono arrivati sul posto, ma la 70enne continuava a rifiutarsi di aprire. A questo punto, è stato necessario richiedere l'intervento dei Vigili del fuoco, che sono stati autorizzati dalla Procura di Napoli a entrare nell'appartamento.

Una volta all'interno, i soccorritori sono rimasti allibiti dalla scena che si presentava davanti ai loro occhi: 19 cani e 17 gatti vivevano in condizioni igienico sanitarie disastrose nella casa, alcuni liberi e altri chiusi in gabbie. La situazione era tale che la donna ha avuto un malore e il personale del 118 ha dovuto trasferirla immediatamente in ospedale.

I medici veterinari hanno quindi preso in carico gli animali, trasferendoli in una struttura adeguata. Prima di tutto, però, hanno provveduto a “chippare” quelli che ancora non erano ancora registrati. La 70enne, che si è rivelata essere l'umano di riferimento degli animali, sarà denunciata per maltrattamento di animali. Tuttavia, è stata anche segnalata ai servizi sociali per valutare le sue condizioni e le possibili necessità di assistenza.

Questo episodio mette in luce una problematica spesso trascurata: la gestione degli animali domestici, soprattutto da parte di persone in situazioni di marginalità sociale che, per varie ragioni, possono trovarsi in difficoltà.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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