Contrastare i reati a danno dell’ambiente e degli animali e promuovere la tutela della biodiversità e degli ecosistemi: questi i principali obiettivi che l'Arma dei Carabinieri e la Leidaa perseguiranno grazie a un nuovo Protocollo d’intesa firmato questa mattina dal comandante generale Teo Luzi e dalla presidente della Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, Michela Vittoria Brambilla.
Il Protocollo d’intesa vuole «massimizzare il grado di efficacia complessiva delle misure volte alla conservazione e alla tutela dell'ambiente e alla prevenzione e al contrasto dei reati a danno degli animali d’affezione, di quelli cosiddetti “da reddito” e dei selvatici», fanno sapere i carabinieri. L'Arma e l'associazione si impegnano quindi a fornire collaborazione reciproca su numerose aree d'azione.
«La firma di questo protocollo che ci impegna a sviluppare rapporti di collaborazione con l’Arma dei Carabinieri cade in un momento storico per la tutela dell’ambiente e degli animali», spiega Michela Vittoria Brambilla, presidente della Leidaa. Martedì scorso, infatti, la Camera dei deputati ha approvato la riforma che inserisce in Costituzione la tutela degli animali, dell'ambiente, degli ecosistemi, della biodiversità, «anche nell’interesse delle future generazioni».
«Si tratta di un traguardo atteso da decenni – commenta Brambilla – per il quale mi sono battuta per tre legislature e che oggi rende, se possibile, ancor più significativo l’accordo che firmiamo. In ossequio al valore-obiettivo della tutela ambientale, finalmente esplicitato e inserito (per la prima volta dal 1948) tra i principi fondamentali della Costituzione, mettiamo il nostro lavoro di volontari al servizio del comune obiettivo di promuovere e favorire in ogni modo il rispetto delle norme a tutela del patrimonio naturale, degli animali, delle piante, dell’ambiente».
La novità del dettato costituzionale, definita «epocale» dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, trova la sua prima applicazione pratica proprio il Protocollo firmato oggi. Coma auspicato dalle associazioni animaliste sentite da Kodami, la riforma costituzionale rappresenta il primo – fondamentale – passo verso una tutela molto più estesa degli animali e della biodiversità.
Tra le azioni individuate dall'Arma e dalla Leidaa nel Protocollo d'intesa gioca un ruolo di primo piano la sensibilizzazione di cittadini e istituzioni riguardo la tutela e il benessere degli animali. Questo obiettivo sarà perseguito attraverso l'elaborazione di progetti, studi, ricerche, e anche grazie all'organizzazione di convegni dove possano intervenire esperti ed esponenti del Terzo settore.
I più giovani non saranno lasciati indietro: l’organizzazione di iniziative didattiche e le attività formative saranno centrali nei progetti di Leidaa e Arma, insieme alla divulgazione di quella cultura della legalità che per la prima volta avrà un risvolto prevalentemente ambientale.
Dal punto di vista operativo, l'associazione collaborerà con i reparti dei carabinieri fornendo informazioni utili alle attività di prevenzione e contrasto dei reati ambientali e in danno degli animali. Come osservato in molteplici occasioni – per esempio con le operazioni dell'Enpa di Napoli contro il maltrattamento degli animali nei negozi – la conoscenza delle dinamiche territoriali è fondamentale per scardinare reti che a lungo sono rimaste ai margini dei radar della legge.
A questo scopo associazione e carabinieri collaboreranno alla stesura di protocolli operativi per specifiche tipologie di intervento e collaboreranno alla ricerca congiunta di spazi e strutture idonee per la custodia di animali oggetto di attività giudiziarie e sequestri.
«Speriamo con ciò, nei limiti delle nostre risorse, di dare un contributo all’azione di prevenzione e di contrasto di reati odiosi, nella quale le articolazioni specializzate dell’Arma sono impegnate con straordinaria dedizione e sempre crescente efficacia», conclude Brambilla.