Un esemplare di Asio otus adulto con unna zampa spezzata salvato da un Carabiniere libero dal servizio, addetto al Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bari. Il militare ha aiutato un bellissimo esemplare di gufo che era caduto al centro della carreggiata sulla Strada Provinciale 122, in un’area rurale compresa tra Rutigliano e Turi.
«Stavo percorrendo la strada nella tarda serata – ha spiegato a Kodami il Vice Brigadiere Giuseppe Ragone – e ho notato qualcosa sull’asfalto. In un primo momento sembrava una volpe, gli occhi rossi brillavano alla luce della macchina. Si trovava al centro della carreggiata. Mi sono accorto che non si spostava. Per fortuna sono riuscito a scansare l’animale, mi sono fermato e ho acceso le frecce di emergenza».
In realtà non era una volpe: «Si trattava di un bell’esemplare di gufo adulto – prosegue il Sovrintendente dell’Arma – all’inizio mi ha beccato le mani ma poi sono riuscito a prenderlo. L’ho portato in macchina e ho notato la zampa rotta. L’indomani lo portato al Centro Fanunistico di Bitetto. Mi hanno detto che aveva il femore rotto. A parte questo stava bene e mi hanno riferito che dopo un periodo di giacenza lo lasceranno libero».
La premura del militare dell’Arma ha fatto sì che l’animale potesse salvarsi da una situazione di evidente pericolo. Peraltro il gesto assume un valore maggiore proprio perché compiuto al di fuori del servizio. A conferma che il senso del dovere e della difesa del prossimo, si tratti pure di un animale, prosegue anche nella vita privata, quando non si indossa la divisa.
Il Carabiniere non ha nascosto peraltro una certa passione per questi rapaci, circostanza questa che ha ancor più fatto accrescere la soddisfazione per il successo dell’intervento: «Devo dire che è stata una grande emozione – ha concluso – anche se in realtà è la terza volta che salvo un rapace. Una volta si trattava di una civetta. Mi è capitato poi di trovare un altro gufo in un campo di grano. Mi piacciono molto i rapaci».
Sebbene la IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) consideri il gufo comune come una specie a minor rischio di estinzione, la sua presenza nelle regioni meridionali è solo frammentaria. I rischi per la sopravvivenza di questi animali arrivano soprattutto dall’uomo. Una ragione più per sottolineare il gesto compiuto dal Carabiniere a Bari.