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4 Gennaio 2024
10:17

Capriolo resta incastrato in un cancello a Rapallo, inutile la corsa al Cras: «Abbiamo dovuto lasciarlo andare»

Un capriolo è stato trovato incastrato nel cancello di un'abitazione privata a Rapallo, in provincia di Genova. I residenti hanno chiamato il Cras, ma le sue condizioni erano già disperate: lo stress e il dolore gli sono stati fatali.

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Le hanno tentate tutte per salvarlo, ma non sono riusciti a evitare che il suo cuore si fermasse, stremato dal dolore, dallo stress e dalla paura. Il capriolo arrivato al Cras Enpa di Campomorone a Capodanno è morto al centro, nulla ha potuto fare il veterinario che lo ha preso in carico quando è arrivato, già in fin di vita.

L'animale è stato trovato incastrato nel cancello di un'abitazione privata a Rapallo, pittoresca cittadina che si affaccia sulla costa in provincia di Genova. A segnalarlo i residenti, che si sono resi conto che avevano bisogno di aiuto specialistico. Hanno dunque chiamato l'Enpa, e due volontari si sono messi in marcia verso Rapallo, e quando sono arrivati, pur notando che era molto spaventato, stremato e ferito, hanno riscontrato l'assenza di fratture o traumi da impatto. È nata quindi la speranza di riuscire a salvarlo, ma la corsa a Campomorone è stata purtroppo vana.

«Moltissime volte gli ungulati che ci vengono segnalati sono stati vittima di incidenti che, nella maggior parte dei casi, si rivelano fatali per loro. In questo caso l’animale era chiaramente in stato di forte sofferenza, ma l’assenza di fratture o traumi da impatto ci ha fatto inizialmente sperare in un possibile recupero – spiegano dall'Enpa – Al loro arrivo i volontari hanno notato che il capriolo non era più incastrato nel cancello, anche se non sappiamo chi abbia effettuato la liberazione, ma non riusciva comunque a muoversi. Si può certamente dedurre quale dolore stesse provando l’animale, perciò non ci stupisce che non fosse nelle condizioni di scappare».

«L’abbiamo trasportato al nostro centro, speranzosi di poter intervenire in qualche modo, ma poche ore dopo il capriolo era già privo di vita: a nulla è valso l’intervento del veterinario – proseguono dal Cras – Nonostante fossimo ben consci della delicatezza e fragilità che contraddistingue questi animali, ci si è spezzato il cuore di fronte alla nostra impotenza. Speravamo davvero di poter fare di più, ma evidentemente lo stress e il dolore causati dallo sfregamento si sono rivelati fatali».

Proprio nei giorni in cui sono stati costretti ad assistere impotenti alla morte del capriolo, Enpa ha fornito un bilancio dell'anno appena trascorso. In totale sono stati 2.176 gli animali arrivati al Cras, quasi 1.000 recuperati direttamente dai volontari: «Il totale degli animali ricoverati vanno suddivisi in ben 116 specie, di cui 20 godono di misure di protezione particolare (157/92) – hanno fatto sapere dall'Enpa – L'animale che più ha fatto il suo ingresso al Cras è il rondone, con ben 355 esemplari. Seguono merli, tortore dal collare, germani reali, ricci, caprioli, gabbiani e tantissimi altri. Da segnalare anche il notevole ammontare di civette, ben 36, in assoluto il rapace più rappresentato. Grande presenza anche dei pipistrelli, con quasi 100 esemplari ricoverati appartenenti a diverse specie».

Nell'arco dell'anno il Cras ha ospitato anche specie rare e inaspettate come gru, puzzola europea, aquila minore, torcicollo e gufo reale, e la percentuale di liberazioni, anche tenendo conto delle condizioni critiche in cui arrivano diversi animali in struttura, «è assolutamente in linea con quella degli altri Cras, se non addirittura superiore – sottolineano – Per raggiungere questi risultati ci vogliono, oltre che impegno e lavoro, anche esperienza, professionalità e competenze».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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