Ha percorso trecento metri sottoterra per raggiungere e condurre fuori da un canale di scolo un capriolo che, dopo esser caduto in un profondo fossato, non riusciva più a trovare la via d’uscita. Il salvataggio dell'animale da parte della squadra volontaria Vigili del Fuoco di Alpignano è avvenuto domenica 22 gennaio ai piedi del monte Musiné, a Caselette (Torino).
«Cosa vuoi fare, tornare a casa da mamma o stare qua?». Chiede il vigile all'animale mentre cerca di approcciarlo per spingerlo, con delicatezza, fuori dalla conduttura. Dopo essersi accertato che il cervide non avesse ferite, l'operatore ha dato indicazioni ai colleghi all’uscita che lo hanno catturato per poi liberarlo in zona insieme ai volontari del Centro animali non convenzionali di Torino (Canc).
Dalle prime immagini l'individuo sembrava un cucciolo e quindi toccarlo sarebbe stato molto pericoloso perché si rischia di compromettere le tracce odorose del piccolo, che potrebbe non essere riconosciuto o ritrovato dalla mamma e finire per essere abbandonato. Ma, in questo caso, l'animale è giovane ma non cucciolo e in più in pericolo di vita per cui il Vigile del Fuoco ha operato nel massimo del rispetto, sfiorando appena il capriolo sulla schiena, per cercare di metterlo in salvo come poi effettivamente è stato.
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Durante l'inverno il capriolo vive dentro il bosco cercando foglie cadute del faggio della quercia o aghi di abete rosso cirmolo e larice, inoltre le cime di piccoli alberelli, oppure raspa nel terreno per trovare radici. È probabile che questo esemplare sia precipitato nel fossato proprio mentre era alla ricerca di cibo. Nei mesi freddi il cervide cambia anche colore del mantello passando da una colorazione rossastra ad una bruno-grigiastra; in inverno è anche possibile distinguere il sesso grazie alla forma del pelo bianco che si forma nel sotto coda: a forma di rene nei maschi e a forma di cuore nelle femmine.
