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31 Dicembre 2023
10:57

Capodoglio trovato morto a Marina di Leporano: presentava un taglio sul terzo distale

Un esemplare di capodoglio è stato trovato morto in Puglia: un evento del genere non avveniva in questa zona dal 2009.

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Un esemplare di più di 7 metri, morto verosimilmente da 3-4 giorni per cause solo ipotizzabili. Il corpo di un capodoglio è stato trovato nello specchio d’acqua antistante Baia d’Argento a Marina di Leporano, in provincia di Taranto. Si tratta di un evento eccezionale, considerato che gli avvistamenti di questo animale sono mediamente rari, sebbene si tratti di specie che potenzialmente potrebbero vivere nel Mediterraneo. L’ultimo episodio analogo era avvenuto in Puglia nel 2009 a Capoiale sul Gargano.

La Capitaneria di Porto ha coinvolto nelle operazioni di recupero della carcassa anche la ASL di Taranto, intervenuta tramite il suo Dipartimento di Prevenzione e nello specifico con i suoi Servizi Veterinari, con la partecipazione attiva anche della Jonian Dolphin Conservation, l’organizzazione che opera dal 2009 perseguendo la missione di indicare la strada per trovare i giusti equilibri di coesistenza tra uomo e cetacei.

Il peso imponente del corpo, stimato attorno alle 10 tonnellate a secco, ne ha impedito il sollevamento. Un’operazione tentata invano tramite l’utilizzo di una gru. Si è deciso, dunque, seguendo le linee guida regionali e previo coinvolgimento di tutte le autorità competenti, di provvedere all’inabissamento. Una procedura resasi necessaria una volta accertata l’impossibilità di procedere con l’incenerimento. Questa circostanza, ovviamente, ha reso impossibile l’esecuzione di un esame autoptico, che invece avrebbe fornito moltissime indicazioni sia sulla morte che sulle abitudini di questo animale.

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Ciò che è stato possibile verificare è che l’animale presentava una ferita da taglio nella regione del terzo distale, ossia nella parte finale del corpo. Da questo taglio netto ne era scaturita la parziale fuoriuscita delle viscere. Al contempo risultava troncata la pinna caudale (la dimensione completa probabilmente avrebbe raggiunto così i 10 metri). Questi elementi fanno ipotizzare che il trauma possa essere stato la causa della morte. Non si può però escludere del tutto che il decesso sia avvenuto prima e che poi successivamente il corpo abbia impattato con un oggetto. Va detto che l’animale si presentava in un buono stato di nutrizione.

L’evento, seppur triste, ha consentito il campionamento di alcuni tessuti di cute e sottocute, oltre all’esecuzione di una serie di esami biometrici. Un lavoro utile sia per approfondire le cause del decesso che per conoscere, per esempio, qualcosa in più sulle abitudini alimentari dell’esemplare in questione. Elementi che consentirebbero di capire meglio gli spostamenti compiuti prima della morte per mangiare.

Il rinvenimento avvenuto in Puglia segue di qualche giorno l’ultimo avvistamento compiuto lo scorso 19 dicembre proprio da una spedizione di ricerca della Jonian, che era riuscita ad individuarne 3 nelle acque del golfo di Taranto. Tra questi sicuramente un giovane: un esemplare di dimensioni leggermente inferiori che nuotava costantemente accanto a uno degli individui più grandi e presentava una pinna caudale pulita. Un elemento importante perché faceva supporre la presenza di femmine con i propri piccoli. Le femmine sono infatti più stanziali rispetto ai maschi, come spiegato dagli esperti della Jonian, e tendono a spostarsi solitamente su distanze più brevi. Il riconoscimento di esemplari di sesso femminile potrebbe anche far ipotizzare una presenza nelle nostre acque in tutte le stagioni. Qualche mese fa avevamo commentato il primo avvistamento che era avvenuto in Puglia in questo 2023.

Per l’esemplare trovato morto a Marina di Leporano non è stato ancora possibile verificare con certezza il sesso. Quanto alle dimensioni, la lunghezza fa ipotizzare che si trattasse di un soggetto pubere ma non di grandissime dimensioni. La mancanza della pinna caudale, peraltro, rende complicato capire se l’esemplare sia uno di quelli avvistati qualche giorno fa. La Jonian Dolphin proseguirà nelle operazioni di monitoraggio delle acque per conoscere di più sulla presenza di questi cetacei nel Mediterraneo.

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Roberto Maggi
Giornalista
Sono nato a Bari nel 1985. Sono un giornalista, fotografo e videomaker. Amo raccontare storie di animali sia con le parole che con le immagini. Sono laureato in giurisprudenza e da anni seguo la cronaca locale in Puglia. Amo tutti gli animali, ma in particolar modo i gatti. Faccio spesso amicizia con loro quando viaggio con la mia moto.
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