Il cannibalismo, che consiste nel cibarsi di parti di un altro individuo della stessa specie, non avviene solo nei film dell'orrore, ma è un comportamento presente in una grande varietà di gruppi animali, ad esempio in molti molluschi, insetti e aracnidi. Nei primati però non è molto frequente, infatti sono stati osservati soltanto otto casi di cannibalismo nei primati del Centro-Sud America. Uno studio ha però osservato per la prima volta questo comportamento nel cebo faccia bianca del Centro America (Cebus imitator), una scimmia presente in Costa Rica.
Lo studio
I ricercatori del Parco Nazionale di Santa Rosa, in Costarica, da più di 37 anni stavano studiando una colonia di cebi faccia bianca del Centro America finché un giorno sono incappati in un particolare evento: un piccolo, di appena 10 giorni, è rimasto ucciso cadendo da un albero. Probabilmente non si è trattato di un caso: sembra infatti che un maschio adulto, probabilmente non imparentato con il piccolo, abbia commesso l'infanticidio. I ricercatori non sono riusciti ad assistere alla scena ma suggeriscono questa ipotesi perché poco prima dell'uccisione un maschio, il presunto infanticida, aveva avuto uno scambio aggressivo con la mamma del neonato, e dopo la morte di quest'ultimo, è stato scacciato dall'area da un'altra femmina. La cosa davvero sconvolgente, però, è accaduta dopo la caduta. Si è avvicinato al cucciolo un giovane maschio, suo cugino di secondo grado, che ha cominciato a masticare le dita del piede sinistro del neonato fino a strappargli anche un pezzo di coda. Dopo poco, la femmina alfa del gruppo, si è anch'essa avvicinata cominciandolo a mangiare lasciando infine integri solo la testa, il petto e le braccia del piccolo. Successivamente sono state udite varie vocalizzazioni di allarme da parte di due maschi e due femmine, inclusa la madre. Ma perché avviene questo comportamento?
Vantaggi e svantaggi del cannibalismo
Sembra che il cannibalismo possa essere un comportamento adattativo, quindi vantaggioso, in alcune circostanze: infatti permette all'individuo cannibale di avere accesso a minerali, proteine, e micronutrienti di alta qualità. D'altra parte però, può avere anche dei rischi: la trasmissione di patogeni può essere elevata e i danni possono risultare anche gravi. In questo caso probabilmente il vantaggio di ricevere cibo di alta qualità, attraverso il cannibalismo, c'è stato: la femmina alfa infatti dopo solo tredici giorni ha partorito un piccolo e quindi forse, aveva davvero bisogno di quei nutrienti supplementari. Per di più probabilmente la mamma del neonato morto, a causa della sua inesperienza nel maneggiare il piccolo, non è riuscita a trasportare il corpo inerme del figlio e l'ha lasciato quindi alla mercé del resto del gruppo. C'è ancora tanto da capire su questo comportamento che a noi può sembrare aberrante, ma dopo questa lettura potrete guardare con occhi diversi i film sui cannibali, sapendo che in fondo in fondo, forse qualche elemento di verità c'è.