È arrivato il freddo e i cani e i gatti che vivono nei rifugi sono tra coloro che patiscono maggiormente la situazione. Per aiutarli a sopravvivere, oltre a decidere di adottarne uno, si può dare una mano fornendo cose essenziali come coperte di lana per farli stare al caldo. A tal fine, dal canile di Varese è partita la campagna “Dona una coperta al canile più vicino”, promossa dalla Lega nazionale per la difesa del cane che gestisce la struttura.
«Una coperta può essere una coccola ma soprattutto è particolarmente utile a salvare delle vite. Per questo lanciamo un appello a cittadini e strutture ricettive, per donare coperte e trapunte ai rifugi per animali abbandonati più vicini» scrivono i volontari. L’inverno è il momento più difficile per tutti gli animali senza famiglia accolti in un rifugio: i numeri sono alti e le strutture sono al collasso, tanto che spesso gli animali devono restare anche la notte nei box all’aperto, nonostante le temperature scendano sotto lo zero. Per questo LNDC Animal Protection ha lanciato il suo appello: perché se la priorità è sempre quella di dare una nuova casa e una nuova vita a ognuno dei cani e gatti accolti, è anche vero che purtroppo non è sempre facile.
«Moltissimi di questi animali passeranno un altro lungo inverno in un box – dice Piera Rosati, presidente nazionale dell’associazione – Per questo motivo, faccio appello a tutte le persone sensibili affinché portino le loro vecchie coperte al rifugio della loro città o a quello più vicino. Ma la stessa richiesta la faccio ad alberghi, bed & breakfast, case vacanze che magari decidono di sostituire coperte e trapunte delle loro stanze. Si darebbe davvero un aiuto concreto alle tante creature che vivono nei box in attesa della giusta adozione».
Che potrebbe anche arrivare grazie a una visita fatta con l’obiettivo di portare una vecchia coperta: chi può negare che guardando negli occhi uno di quegli animali non possa nascere un feeling che trasformi un piccolo gesto di solidarietà in un enorme gesto d’amore con un'adozione responsabile di un animale sfortunato. Lo sappiamo, infatti, che per quanto gli attivisti si impegnino a fare del loro meglio per garantire il massimo ai loro ospiti, di certo quel tipo di vita non può essere paragonata a quella che i cani e i gatti potrebbero fare in una casa dove riceverebbero l’amore e il calore di una famiglia tutta per loro.