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5 Aprile 2022
12:30

Canili di Muratella e Ponte Marconi senza servizio veterinario: cosa sta succedendo a Roma

Associazioni e consiglieri comunali denunciano l'assenza di una ditta che garantisca assistenza veterinaria ai cani che arrivano ai canili di Muratella e Marconi. La replica dell'assessora Alfonsi.

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cani canile gragnano

Infuria la battaglia, a Roma, sulle sorti dei canili comunali di Ponte Marconi e Muratella, bloccati in un pantano burocratico che rischia di lasciare gli animali senza veterinari né cure sanitarie. Al centro della polemica c’è infatti il bando con cui l’amministrazione capitolina ha avviato la ricerca di enti e associazioni che si facessero carico dell’assistenza veterinaria, definito dai detrattori inadeguato.

La società vincitrice del bando precedente si era nuovamente candidata, ma ha rifiutato la proposta al ribasso dell’amministrazione comunale. Sarebbe quindi subentrata un'altra società, ma non è ancora chiaro di quale società si tratti e a a oggi di fatto la gestione del servizio sanitario è assicurata soltanto attraverso un "accordo ponte", in attesa di ufficializzare la scelta.

La denuncia di Daniele Diaco

A denunciare per primo è stato Daniele Diaco, consigliere capitolino M5S e vicepresidente della Commissione Ambiente, che nei giorni scorsi ha lanciato l’allarme riferendo che «l'assessora all'Ambiente Alfonsi buca di nuovo tutte le promesse e da venerdì 1 aprile lascia tutti i cani ospiti nei rifugi comunali di Ponte Marconi e Muratella senza veterinari e senza cure sanitarie. Le cifre proposte dall'assessora sono risibili – ha sottolineato Diaco – e nessuna società di un certo livello può rispondere in maniera proattiva a un bando fatto in maniera così approssimativa e non soddisfacente, che ha già creato grande preoccupazione e malcontento fra le associazioni animaliste».

«Alla fine a rimetterci sono sempre i nostri amici a quattrozampe – ha concluso Diaco -​ circa 500 cani non solo non avranno più la visita veterinaria di uscita in fase di adozione, ma possiamo anche dire addio a tutto il pacchetto di visite, analisi, ricoveri, impostazioni di terapie, gestione di emergenze per tutti i quadrupedi ospiti dei due canili comunali. Insomma, l'amministrazione Gualtieri continua a non avere alcun interesse per la tutela del benessere animale: vergognosi, non c'è che dire. Noi rimarremo vigili e attenti nel vedere come evolverà la situazione».

La replica dell'assessora Alfonsi

Nei giorni scorsi diverse associazioni animaliste attive sul territorio si sono unite alla protesta, chiedendo alle direzioni dei due canili comunali spiegazioni e rassicurazioni sullo stato dell’assistenza veterinaria, e sulla questione è intervenuta l’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi: «Sono del tutto prive di fondamento le dichiarazioni in merito alla presunta interruzione dell’assistenza veterinaria nei canili comunali di Ponte Marconi e Muratella – ha detto Alfonsi in una nota – Il Dipartimento Tutela Ambientale ha il pieno controllo della situazione nelle strutture ed è pronto il nuovo affidamento del servizio veterinario che verrà formalizzato entro pochi giorni, così come pubblicamente annunciato alle associazioni animaliste lo scorso febbraio. Nelle more del perfezionamento dell’atto è stato attivato un accordo ponte con un canile in convenzione che ha messo a disposizione il proprio ambulatorio per ogni necessità ed emergenza. Inoltre, procede secondo programma il lavoro finalizzato alla riqualificazione del canile della Muratella ed è in fase di assegnazione l’incarico di progettazione dell’ospedale veterinario pubblico».

Le cure veterinarie per gli animali ospitati o in arrivo a Muratella e Ponte Marconi, insomma, sono garantite, assicurano dal Comune. Si tratta soltanto di perfezionare l’accordo, come ha sottolineato anche Giammarco Palmieri, presidente della Commissione Ambiente in Campidoglio: «Proprio la Commissione Ambiente ha affrontato nei mesi scorsi il tema del servizio veterinario all'interno delle strutture capitoline, dando l'indirizzo di adeguare le cifre precedentemente previste ed evidentemente insufficienti».

Abivet: «Tutti i nostri solleciti all'assessora sono caduti nel nulla»

Alla luce di quanto denunciato nei giorni scorsi Abivet, l'azienda che fino a ieri ha gestito i servizi dei canili di Ponte Marconi e di Muratella, ha voluto replicare tramite il responsabile Maurizio Albano, che ha spiegato che «non abbiamo ricevuto nessuna proposta concreta di proroga. Se l’avessero fatta alle stesse condizioni l’avremmo accettata per evitare la sospensione del servizio veterinario, che mette a repentaglio la salute e il benessere degli animali nei canili. L’assessore non ha mai dato risposta alle nostre richieste al fine di provvedere ad un servizio sanitario soddisfacente».

«Abbiamo più volte sollecitato l’assessorato a provvedere in tempi rapidi alla formulazione di un nuovo bando – prosegue Albano – dato che il precedente era stato giudicato pessimo dall’Anac. Malgrado gli sforzi, tutti i nostri solleciti sono caduti nel nulla senza nemmeno sapere a chi dovevamo passare le consegne».

Albano ipotizza anche le ragioni alla base della mancata proroga: «Probabilmente è da mettere in correlazione con i non ottimi rapporti con alcune sedicenti associazioni animaliste che manifestando elucubrazioni sul nostro operato, hanno fatto credere ai politici di turno che era necessario un cambiamento. I fatti parlano chiaro, le relazioni del ministero della Salute e dell’Anac confermano che le problematiche dei canili non sono dipese da Abivet, ma da problemi strutturali e gestionali del comune e di enti terzi. A nostro parere mancano le competenze all’interno dell’ufficio preposto. Le idee messe a campo, sono più di propaganda che rivolte alla risoluzione del problema».

La denuncia delle consigliere: «Nessun veterinario sta verificando le segnalazioni sanitarie»

La polemica però non si placa, e lunedì è arrivata la denuncia da parte di Simonetta Novi e Flavia De Gregorio, consigliere per la Lista Civica Calenda Sindaco: «Mentre il Dipartimento Ambiente parla di accordi ponte e nuovi affidi diretti, da 4 giorni i cani di Muratella e Ponte Marconi sono senza presidio sanitario – hanno tuonato – Nessun veterinario sta verificando le segnalazioni sanitarie e oggi è rientrata a Muratella per partorire una cagnolina uscita in adozione un mese fa senza essere stata sterilizzata. E in queste condizioni dovrebbe essere la Asl – che non riesce neanche a fare il suo – ad aiutare?».

Anche la sezione Enpa di Roma ha espresso pubblicamente perplessità, spiegando che «siamo ancora in attesa di ricevere una risposta dal Dipartimento Ambiente in merito a chi è il responsabile delle cure sanitarie dei cani dei due rifugi comunali di Roma, Muratella e Ponte Marconi. Venerdì 1 aprile abbiamo inviato al Comune di Roma insieme alla Lega Nazionale per la Difesa del Cane, sezione di Ostia, un’email che sembra essere caduta nel vuoto – sottolinea la responsabile della sezione romana – Inoltre abbiamo chiesto notizie sullo stato di salute di due cani che erano ricoverati in clinica e che sono stati riportati in canile il giorno del passaggio di consegne. Palla di Neve, uno dei due cani dimesso e tornato nel box del canile, era stato ricoverato con urgenza in clinica veterinaria martedì scorso, per un probabile ictus e dopo appena due giorni, cioè al termine del contratto con la ditta precedente, è rientrato in canile e non sembra essere tornato in perfetta forma».

«Siamo venuti a conoscenza di un accordo ponte, in attesa di un affido diretto a un ente al momento sconosciuto, solo per gli interventi urgenti con una struttura convenzionata la Valle Grande ma per le cure ordinarie, l’acquisto di farmaci, le visite chi se ne occuperà? – si domanda Enpa – Noi non molliamo e continueremo a vigilare e a tutelare in ogni modo gli animali, perché è un nostro dovere essere la loro voce».

Non è la prima volta che l’operato del Comune per la gestione delle strutture di sua competenza finisce nel mirino: a dicembre era andata deserta la gara per l’assegnazione della gestione dell’oasi felina di Porta Portese, l'unico gattile comunale presente a Roma, e sempre Simonetta Novi si era fatta portavoce delle proteste sottolineando come il Comune avesse messo a disposizione fondi insufficienti (poco più di 1 euro e 50 a gatto al giorno), disponendo che a garantire il servizio fosse di fatto il volontariato e fornendo solo rimborsi per le spese effettivamente sostenute, senza la possibilità di assumere personale. E a novembre Enpa e Lndc avevano sporto denuncia per alcune morti considerate sospette all'interno di Muratella, temendo negligenze da parte della ditta che garantiva il servizio veterinario.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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