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20 Giugno 2022
17:15

Canili di Muratella e Ponte Marconi, pubblicato l’avviso per il servizio veterinario

Il Comune di Roma cerca in 10 giorni un responsabile sanitario per i canili di Muratella e Ponte Marconi, che dal primo luglio rischiano di restare senza assistenza veterinaria dopo le dimissioni (con polemica) del veterinario in carica da aprile. Una storia che si ripete, tuonano le associazioni.

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Manifestazione muratella
Associazioni in Campidoglio lo scorso 31 maggio

A neanche tre mesi dalla pubblicazione dell'avviso pubblico per l’affido dei servizi di assistenza veterinari per i canili comunali di Roma, il Campidoglio torna a pubblicarne uno con lo stesso scopo: trovare un veterinario (responsabile sanitario, addetto anche all’approvvigionamento dei farmaci) che prenda in carico Muratella – il più grande canile sanitario italiano – e Ponte Marconi per garantire l’assistenza veterinaria a cani e gatti sotto la tutela del Comune.

Le domande possono essere inviate sino al 27 giugno in via telematica, e possono partecipare singoli veterinari o cliniche che rispondono ai requisiti indicati nell'avviso. L’incarico durerà 6 mesi, e prevede lo stanziamento di poco più di 92.000 euro: troppo pochi, secondo le associazioni, per garantire un servizio veterinario adeguato alle esigenze dei due canili comunali, che ospitano a oggi oltre 600 cani.

L'ira delle associazioni: «Avviso fotocopia del precedente»

«L’avviso è la fotocopia del precedente: stessi soldi previsti e stesso disciplinare – nota amareggiata Emanuela Bignami, presidente della Lega Nazionale per la Difesa del Cane sezione Ostia e referente per il randagismo della Regione Lazio – Ci avevano promesso un cambiamento, invece non è cambiato proprio nulla. Hanno persino stornato i 30.000 euro già stanziati per i tre mesi già decorsi. Così il Comune non si sta affatto occupando dei suoi cani». Una posizione molto critica, condivisa da chi lavora ogni giorno per tutelare e soccorrere animali abbandonati o in difficoltà e da mesi ormai chiede che la nuova giunta del sindaco Roberto Gualtieri cambi passo sul tema del benessere animale.

La dimostrazione di quanto sia necessario, è la critica implicita, è quanto è accaduto da aprile in poi, anche se la questione di Muratella in particolare è annosa e si trascina ormai da tempo tra contestazioni e ricorsi. L’ultimo capitolo della vicenda è andato in scena a inizio giugno, quando il dottor Adriano Felli, il veterinario cui era stato affidato il servizio veterinario ad aprile per evitare di lasciare i canili comunali senza assistenza, ha dato le dimissioni. Un epilogo arrivato dopo settimane di proteste e contestazioni per la gestione di alcuni casi a Muratella, in particolare quelli di Belen, Palla di Neve, Van Damme e Rocky. Proprio la morte di Rocky, cane epilettico cui era stata cambiata la terapia con conseguenti crisi a grappolo risultate poi fatali, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Le associazioni – Lndc, Enpa, Lav, Oipa e molte altre – si erano date appuntamento in Campidoglio per una manifestazione di protesta il 31 maggio, chiedendo a gran voce un incontro con l’assessore all’Ambiente Sabrina Alfonsi e con il sindaco Roberto Gualtieri: «Devono prendersi cura dei loro cani», è stato il monito delle associazioni, che a margine del presidio erano state ricevute a Palazzo Marino. La promessa è stata quella di lavorare a un nuovo bando, più dettagliato e preciso, di coinvolgere i volontari nella redazione e soprattutto di prevedere più fondi per il servizio veterinario. Tempo qualche giorno e Felli ha comunicato di avere rassegnato le dimissioni a partire dal primo di luglio, lasciando il Comune di Roma a gestire il rischio di ritrovarsi (di nuovo)  non avere alcun veterinario cui fare affidamento nella stagione più critica, quella degli abbandoni.

Un'assegnazione ponte per arrivare al 31 dicembre 2022

Il 17 giugno è comparso sulla sezione gare del sito di Roma Capitale l'avviso per un’assegnazione “ponte” che garantisca l’assistenza veterinaria per 6 mesi, dal primo luglio al 31 dicembre 2022, con eventuale «proroga unilaterale obbligatorio richiesta dell’amministrazione limitatamente al tempo strettamente necessario alla conclusione delle procedure necessarie per l’individuazione di un nuovo contraente». Il che sembra confermare l’interazione, più volte espressa dal Campidoglio, di arrivare a una gestione congiunta dell’aspetto “logistico” e sanitario dei canili in modo da garantire le migliori cure e la migliore assistenza alle centinaia di cani che ospitano (massimo 640, di cui 420 alla Muratella e 200 a Ponte Marconi).

«Non è cambiato nulla nella redazione dell’avviso rispetto a prima – sottolinea ancora Bignami – In sintesi si prevedono 17.000 euro al mese lordi per 600 cani (praticamente meno di 30 euro a cane, ndr). È questo il cambiamento promesso? Gli animali stanno soffrendo, molti sono deceduti, tanti hanno bisogno di cure. Mi sarei aspettata qualche passo in più, chiaramente lavoreremo sul nuovo bando per il 2023, ma per ora è tutto uguale a prima, stessi importi, stesse modalità di gestire l’assistenza, con visite settimanali e alcune anche in call. Siamo delusi e arrabbiati».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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