Il canile municipale di Bevagna, provincia di Perugia, chiuderà e i cani che ospita saranno sparpagliati e trasferiti altrove. L'appello ad aspettare arriva dalle associazioni nazionali Leidaa, Lndc e Oipa che hanno scelto di unire le proprie forze per scrivere alla sindaca Annalisa Falsacappa auspicando un ripensamento in ragione del benessere degli animali.
«L'Asl ha riscontrato delle problematiche nel canile municipale, si tratta di criticità strutturali che non hanno a che fare con il benessere degli animali. La sindaca ha quindi deciso di chiudere il canile municipale mandando i cani in un'altra struttura», spiega a Kodami Mirko Mela, presidente della sezione Lndc di Foligno che da 20 anni si occupa dei cani di Bevagna.
Il problema, per i volontari, sta proprio nel trasferimento degli animali: «I cani ospitati nella struttura municipale sono per lo più anziani, bisognosi di cure o con problemi comportamentali dovuti ai maltrattamenti subiti in passato. Con noi stanno cominciando a instaurare un rapporto, ma ci vuole del tempo e a questo punto creare sconvolgimenti sarebbe molto deleterio».
Per questo Mela attraverso Kodami lancia un appello alla Sindaca di Bevagna: «Chiediamo di non spostare i cani dalla struttura, ma di incontrarci e trovare la soluzione migliore per gli animali e anche per le casse del Comune stesso. Attualmente il Comune sostiene soltanto i costi relativi al cibo e ai vaccini, mentre tutte le restanti spese veterinarie sono a carico della nostra Sezione, il mantenimento dei cani in una struttura privata verosimilmente sarebbe molto più dispendioso».
Aprire un rifugio per animali è una questione complessa che coinvolge enti locali come Comuni e Regioni, ed è necessario assolvere anche a degli obblighi di natura sanitaria prescritti dalle Asl territorialmente competenti. Le criticità strutturali sono quindi da risolvere perché il canile possa restare aperto a norma di legge, come hanno rilevato le stesse associazioni: «È anche vero che il canile ha bisogno di alcune migliorie prescritte dalla Asl, ma anche in questo caso gli attivisti della Lndc si sono proposti di farle a spese proprie e anche a pagare un affitto al Comune per continuare a tenere i cani nella struttura».
Le proposte però al momento sono rimaste inascoltate, denuncia Mela: «Non ci ha più incontrato, stiamo ancora aspettando sua risposta alla nostra pec del 23 dicembre 2023. Non ci ha nemmeno fornito una risposta formale adducendo delle motivazioni valide e plausibili».
Per i 15 cani del canile comunale di Bevagna le associazioni chiedono ai cittadini di tutta Italia di non voltarsi indietro e dimandare in prima persona alla Sindaca una mail di protesta: «Nella speranza di convincere la sindaca a fare la cosa giusta sia per i cani e i gatti sia per le casse comunali. Una mail di protesta per far sentire che l’opinione pubblica crede nella necessità di lasciare i cani nella custodia delle persone che finora se ne sono prese cura e di cui si fidano».
Le mail possono essere inviate all’indirizzo sindaco@comune.bevagna.pg.it usando un pre-compilato:
Gentile Sindaca,
come cittadino/a e amante degli animali, le scrivo per chiederle di non trasferire i cani attualmente accuditi dalla Sezione Lndc di Foligno presso il canile comunale di Bevagna. I cani sono esseri senzienti e hanno bisogno di stabilità e figure di riferimento, che al momento hanno trovato nei volontari e con i quali hanno effettuato dei progressi a livello comportamentale.
Nella convinzione che un trasferimento sia nocivo del loro benessere psicofisico, confido che vorrà agire nell’interesse degli animali di cui Lei è responsabile e prendere in considerazione le alternative proposte dall’associazione.Distinti saluti
Nome, cognome