Cento cani rinchiusi in gabbia sotto il sole, denutriti e in molti casi malati, abbandonati in mezzo a cumuli di rifiuti. È la drammatica situazione che si sono trovati davanti i Carabinieri di Flumini di Quartu, in Sardegna, in località Santu Lianu, comune di Quartu Sant’Elena.
Una vicenda, quella del canile abusivo che sorge nella strada comunale Bacca Mandra, iniziato già nell’ottobre del 2023, quando era stato effettuato un sopralluogo nell’are occupata abusivamente da due donne: una pensionata di 80 anni e la figlia di 52. Quando gli ufficiali giudiziari erano arrivati sul posto per lo sgombero si erano ritrovati davanti i cani, un centinaio come detto, in terribili condizioni igienico sanitarie. Era quindi intervenuto il Comune insieme con la Asl di Cagliari, che avevano disposto le sterilizzazioni degli animali come primo provvedimento per arginare la gravissima crisi.
I cani da sottoporre a sterilizzazione erano stati quindi trasferiti in un canile di Selargius, in provincia di Cagliari, con costi a carico del Comune. Nel frattempo è andato avanti l’iter per il sequestro degli animali e dell’area, arrivato a conclusione nei giorni scorsi. I Carabinieri di Flumini di Quartu, insieme con il personale dell'Asl di Cagliari – Servizio Igiene e i colleghi del Nucleo CITIES di Cagliari hanno dato esecuzione al provvedimento e affidato tutti i cani alla struttura di Selargius, in accordo con il Comune. Verranno adesso curati in attesa di trovare per loro un sistemazione definitiva.
Le due donne sono state denunciate con le accuse di maltrattamento di animali e gestione illecita di rifiuti. Stando a quanto ricostruito avevano occupato abusivamente il terreno e vi avevano costruito il canile, continuando ad accogliere cani che venivano poi tenuti in condizioni ai limiti della sopravvivenza. Per il solo filone del maltrattamento animale rischiano, come previsto dal codice penale, la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o la multa da 5.000 a 30.000 euro.