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1 Marzo 2022
18:11

Cani venduti prima dei 60 giorni di vita: blitz dei Carabinieri nel Milanese

Nel corso di un controllo a tappeto nella Città metropolitana di Milano, i Carabinieri Forestali del Nucleo Cites hanno individuato due allevamenti che vendevano cuccioli di cane prima dei 60 giorni di vita.

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Vendevano cuccioli prima dei due mesi di vita. Per questa ragione nel corso di un controllo a tappeto nella Città metropolitana di Milano i Carabinieri Forestali del Nucleo Cites hanno identificato un allevamento che stava piazzando gli animali noncuranti delle norme.

I militari hanno fatto visita a quattro allevamenti nell’hinterland della città e in due sono state riscontrate violazioni alla normativa regionale. In particolare, è stata accertata l’avvenuta vendita di cuccioli di cane prima del decorso dei sessanta giorni imposti dalla legge e la mancata iscrizione dei cuccioli stessi all’anagrafe canina entro i quindici giorni dall’inizio del possesso. Si tratta di norme che la legislazione della Regione Lombardia ha introdotto per salvaguardare il benessere animale e garantire la piena tracciabilità di origine degli esemplari.

Per un primo allevamento di cani di razza Maltese, sono state elevate un totale di 23 sanzioni amministrative per 11.600 euro. Per un secondo, di cani di razza Chihuahua, sono state 16 le violazioni contestate per 16.000 euro. Nel corso del controllo dei Forestali non sono state riscontrate, comunque, condizioni di evidente maltrattamento sugli animali.

Perché è necessario aspettare prima di cedere un cucciolo? Il decorso dei sessanta giorni dalla nascita prima della vendita è condizione necessaria per assicurarne lo svezzamento. Se questo non viene completato, infatti, gli esemplari, oltre a soffrire lo stress di una separazione troppo prematura dalla madre, rischiano anche di sviluppare deficit della crescita e legati alla piena formazione del sistema immunitario.

La mancata iscrizione all’anagrafe canina, invece, è un obbligo che permette la piena tracciabilità degli esemplari ed evita di alimentare, anche inconsapevolmente, violazioni sottostanti più gravi. Inoltre, una identificazione attraverso microchip rende più facili le operazioni di ritrovamento in caso di smarrimento di un animale.

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