Massacrati a bastonate senza pietà in un giardino della frazione di Fiorentina, a Piombino: due cani sono morti in modo atroce, altri due sono rimasti gravemente feriti, in un episodio che ha suscitato preoccupazione e indignazione in tutta la comunità toscana e la dura reazione delle associazioni per la tutela dei diritti animali e anche del sindaco, Francesco Ferrari.
I fatti risalgono alla notte di Natale. I due cani uccisi e i due feriti sono, stando ai primo accertamenti, cani da caccia, tenuti all’interno di una struttura esterna. Quando gli umani di riferimento, alcuni cacciatori della zona, la mattina di Santo Stefano sono entrati nel recinto per dare loro da mangiare hanno scoperto il massacro. Immediatamente è stata fatta la denuncia ai carabinieri, che stanno adesso indagando per risalire ai responsabili: se rintracciati, rischiano la reclusione da quattro mesi a due anni, così come stabilito dall’articolo 544 bis del codice penale, una pena che per le associazioni è ancora troppo lieve e andrebbe inasprita anche per fungere da deterrente a episodi ancora purtroppo troppo frequenti. A questo si aggiungerebbe il danneggiamento al recinto, il cui ingresso è stato forzato con una tronchese, e la violazione di proprietà privata.
Sull’accaduto si sono espresse già diverse associazioni. Se per l’Aidaa si tratta della conseguenza di una faida tra cacciatori, la Casa di Margot, rifugio per animali di Piombino, ha invitato a vigilare con attenzione tutti i residenti della zona: «Abbiamo appreso con sgomento dell’ennesimo episodio di maltrattamenti e uccisioni, stavolta, di cani di proprietà avvenuti in canili privati – si legge in una nota – Che si tratti di cani di cacciatori per noi non ha alcuna importanza, qui si tratta di animali evidentemente socievoli che uno o più delinquenti hanno vigliaccamente colpito la notte. Come era già accaduto in passato, del resto».
«Invitiamo i proprietari a tenere a casa i loro cani o, se impossibilitati, a sorvegliarli con molta attenzione, anche con appositi impianti – proseguono le volontarie – Invitiamo le Forze dell’ordine a fare ronde nelle campagne, come già chiedemmo in una riunione parecchi mesi or sono. Da parte nostra siamo pronte a presentare una denuncia, purtroppo contro ignoti, se dovesse servire a dare maggiore peso a quelle già presentate. Vi è in questo caso una notizia di reato precisa, per violazione di proprietà privata, maltrattamenti e uccisione di animali altrui».
Sulla vicenda è intervenuto anche Stefano Gualerci, vicepresidente del Wwf Livorno: «Si può essere contrari alla caccia e discutere sull’attività venatoria – ha detto Gualerci – ma questi episodi trascendono tutto quanto e spingono a una giusta e doverosa cooperazione: qui si tratta di animali uccisi con una brutalità e una freddezza inaudite». Durissima anche la condanna del sindaco di Piombino, Francesco Ferrari: «L’episodio avvenuto la notte di Natale è gravissimo – ha detto – ed è l’ennesimo atto violento nei confronti di poveri e indifesi animali. Sono aggressioni reiterate nel tempo, caratterizzate da una matrice agghiacciante che le riconduce tutte a un unico responsabile. Siamo fiduciosi che le forze dell’ordine riescano a individuarlo e a ripristinare al più presto un clima di sicurezza e serenità». Una preoccupazione più che legittima, tenuto conto del fatto che è ormai dimostrato da numerosi studi ed esperti che la violenza sugli animali è una spia di pericolosità sociale estremamente indicativa e allarmante, che non dovrebbe mai essere sottovalutata. Soprattutto se la violenza avviene in modo così atroce, con l'uccisione a colpi di bastone di due animali e il ferimento grave di altri due.