«È giunto il momento di autorizzare i senatori a portare i propri cani e gatti a Palazzo Madama». È la proposta del presidente del Senato Ignazio La Russa lanciata in occasione della Giornata mondiale degli animali e ripresa recentemente in un'intervista al Fatto Quotidiano, al quale ha ribadito che entro un mese gli animali familiari potranno entrare in Aula.
La Russa ha spiegato che i senatori dovranno chiedere un'apposita autorizzazione ai questori, ma le modalità con si realizzerà nella pratica devono ancora essere decise.
Non è la prima volta che gli animali familiari cercano di entrare in Senato. Nell'estate 2023 la senatrice di Noi Moderati Michaela Biancofiore aveva fatto la medesima proposta, subito appoggiata dallo stesso La Russa. Il tutto aveva occupato ampio spazio sui giornali ma dopo qualche settimana il proposito si era concluso in un nulla di fatto.
Dopo più di due anni La Russa però ha deciso di rimettere il tema sul tavolo, questa volta mettendoci la faccia, anzi il cane. Che il co-fondatore di Fratelli d'Italia fosse un grande appassionato di cani è cosa nota: nel 2018 parlò in tv del suo legame con la Maltese Fiamma, e lo stesso fece poi quando nella sua vita entrò il Pastore Tedesco Sciara, altro rimando al fuoco e alla "fiamma" in dialetto siciliano.
Come già avvenne con Biancofiore, anche la proposta di La Russa è diventata immediatamente virale sui social guadagnandosi ampio spazio anche nel dibattito nazionale. Che poi la proposta questa volta si realizzi è tutto da vedere visto che i precedenti analoghi, in entrambi i rami del Parlamento, si sono rivelati fallimentari. Nonostante ciò, ecco che la proposta torna a occupare il dibattito pubblico, prima ancora che i questori abbiano capito come effettivamente renderla fattibile. E che questo sia successo proprio adesso non è un caso.
Animali: un trend in crescita
L'annuncio di La Russa non coincide solo con la Giornata mondiale degli animali ma anche con l'avvio dei lavori per la Legge di Bilancio. La manovra finanziaria viene approvata entro la fine dell'anno e contiene la previsione di spesa dello Stato per il successivo. Leggendo le diverse voci è possibile comprendere quale sarà l'orientamento economico e politico del Governo per i prossimi 12 mesi e anche quali sono i temi su cui lo Stato è maggiormente propenso a investire.
Quella che sta per arrivare è particolarmente sofferta e richiederà «sacrifici a tutti» come ha dichiarato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti a Bloomberg. Per superare il brusio generato da quelle dichiarazioni rilasciate il 3 ottobre, il 4 è intervenuto tempestivamente La Russa con il suo annuncio. L'intento, sicuramente genuino, del Senatore di avere accanto il suo Pastore Tedesco mentre richiama i parlamentari al silenzio si accompagna al bisogno di controbilanciare il clima teso di queste settimane, spostando l'attenzione su altro.
Una strategia usata soprattutto dal Centrodestra e di cui il capostipite è stato Silvio Berlusconi con Dudù, agnellini e altri animali. Oggi invece il portavoce è la Lega di Matteo Salvini, il quale non perde occasione per farsi immortalare in canile e all'occorrenza rispolvera il ritiro della patente per chi abbandona cani in strada. Tuttavia, la legge per inasprire le pene per chi maltratta gli animali gli animali è stata affossata proprio dall'ostracismo dei suoi colleghi di partito.
Oggi anche Fratelli d'Italia, grazie a La Russa e alla sua Sciara, entra con forza sul tema per salvare quello che resta da una maggioranza fragile a pochi mesi dall'approvazione della legge di Bilancio. Portare cani e gatti in Senato non ha che il risultato di far risparmiare il dogsitter ai senatori, e anche quello di alleggerire la prospettiva di un anno particolarmente difficile per i cittadini, acquistando anche consenso della vastissima platea che ha a cuore i diritti degli animali, visti sempre di più come membri della famiglia.
La popolarità del tema è evidente guardando a sondaggi autorevoli come quello di Eurispes che nel Rapporto Italia certifica la crescente sensibilità degli italiani verso tutta la sfera del mondo animale. Anche il mercato del pet food, che oggi vale 3 miliardi di euro, conferma che c'è gli animali rappresentano un comparto economico importante.
Se però La Russa questa volta dovesse davvero spuntarla l'effetto potrebbe non essere quello previsto. Il Parlamento si ri-confermerebbe un luogo di privilegio dove viene concesso ciò che invece viene costantemente negato ai lavoratori comuni che non possono beneficiare della compagnia dei loro animali sul posto di lavoro.