I Carabinieri del Comando Provinciale di Catania hanno salvato 23 cani detenuti in condizioni di maltrattamento. Durante il controllo del territorio, hanno sequestrato due strutture in cemento recintate con ringhiere in ferro che fungevano da allevamenti abusivi di cani e conigli.
I fabbricati si trovavano su un’area di quasi 100 mila metri quadrati sottoposta a vincolo ambientale, qui su ben 411 metri quadrati erano state realizzate le due strutture abusive. Quando i militari sono entrati per ispezionarle hanno scoperto che servivano per allevare cuccioli di cane e conigli e, infatti, hanno trovato 16 cani di razza simil Bouledogue di cui 6 cuccioli, oltre a 1 Cane da Pastore dell’Asia centrale di circa 3 mesi di età, con coda e orecchie tagliate, e diversi conigli nani.
Tutti gli animali erano senza acqua e ristretti in gabbie troppo piccole, create con divisioni in cemento e porte in ferro all’interno delle strutture stesse. Tutto era sporco e maleodorante. Inoltre, gli animali erano costretti a sdraiarsi in mezzo ai loro escrementi per poter riposare, perché gli spazi molto angusti non prevedevano una zona dedicata ai loro bisogni.
Non sono mancati gli immediati approfondimenti da parte dei militari dell’Arma che sono risaliti ai proprietari del terreno, padre e figlia del posto, rispettivamente di 51 e 30 anni, che sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per aver realizzato abusivamente, su terreno agricolo e con vincoli paesaggistici, delle strutture in cemento armato e ferro, deturpandone così le bellezze naturalistiche. I due sono stati denunciati anche per abbandono e maltrattamento di animali.
Sul posto sono intervenuti i militari della Compagnia di Gravina di Catania e della Stazione di Camporotondo Etneo, con il Nucleo Operativo Ecologico di Catania e l’ A.R.P.A. Sicilia, l’ente preposto al controllo e al monitoraggio ambientale del territorio siciliano.
Tutti i cani e i conigli trovati sono stati affidati alle cure dei veterinari del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’ASP di Catania e collocati in centri autorizzati, mentre l’intera area è stata sequestrata preventivamente.
I cuccioli non potranno essere adottati o affidati perché oltre al necessario tempo del controllo sanitario, dovranno trascorrere i tempi necessari perché abbiano l'età gusta per essere ricollocati, Al momento sono troppo piccoli perché possano vivere in famiglia. Quando il tempo sarà trascorso saranno le associazioni del territorio a favorirne le adozioni.