L'allevamento lager di Casaluce, in provincia di Caserta, è stato finalmente sequestrato dai Carabinieri. Una volta entrate, le Forze dell'Ordine hanno trovato centinaia di cani in pessime condizioni e anche diversi cuccioli senza vita.
La struttura secondo il censimento fatto sul posto dall'Asl ospitava circa 370 cani, di cui anche molti cuccioli appena nati. Tutti i cani, pur essendo in gran parte provvisti di microchip, erano in condizioni di salute molto precarie, a preoccupare di più però la situazione dei nuovi nati. Nell'allevamento, infatti, c'erano diversi box in cui i piccoli erano tutti ammassati insieme talvolta con una madre diversa dalla propria. Insieme a questi, nella struttura, sono stati rinvenuti anche cuccioli morti sui quali il personale dell'Asl, presente sul posto, effettuerà l'autopsia per capire le circostanze dei decessi.
Il proprietario dell'allevamento, Saverio Marino, è stato denunciato per maltrattamento di animali, mentre la struttura è stata oggetto di un sequestro preventivo. Immediatamente è stato nominato come custode giudiziario Carmine Munno, responsabile locale del Partito Animalista Italiano, che per primo aveva denunciato ai Carabinieri e a Kodami la situazione in cui versavano i cani dell'allevamento nel Casertano.
Munno entrato il 9 ottobre con uno stratagemma all'interno della struttura si era subito reso conto che molti cani erano affamati e con evidenti problemi di salute, come ci aveva raccontato: «C'era di tutto. Ho visto un cucciolo di Beagle molto deperito mangiare un pezzo di polistirolo. Alcuni erano dentro gabbiette per conigli, poi c'erano Golden Retriever pieni di escrementi, e Volpini di Pomerania senza peli e in gabbie per uccelli».
Il Partito Animalista Italiano, attraverso il suo responsabile legale Cristiano Ceriello, aveva quindi fatto partire un pressing nei confronti della Procura di Napoli Nord perché desse il via alle operazioni di sequestro e quindi di salvataggio dei cani. All'appello per salvare i cani di Casaluce si era unito anche il vicepresidente della Camera, Sergio Costa, che a Kodami aveva definito la situazione di Casaluce «inaccettabile per un Pese civile».
Finalmente stamattina, l'ok della Procura ha messo un primo punto alla vicenda, come conferma Ceriello: «Veniamo da tre settimane di richieste al giudice, e finalmente le istituzioni sono intervenute, benché come sempre con lentezza quando si tratta di benessere animale». L'elevato numero dei cani nella struttura, inizialmente stimati in 500 secondo una verifica effettuata dall'Asl pochi mesi fa, era sicuramente l'ostacolo più grande da gestire agli occhi delle istituzioni coinvolte.
Per questo, il Partito Animalista ha coinvolto le associazioni di tutela animale presenti sul territorio che nelle scorse settimane hanno dato la propria disponibilità ad accogliere i cani. «Siamo alla ricerca di volontari che possano darci una mano: non sarà facile gestire tutti questi poveri animali», è l'appello di Ceriello.
Per contattare il Partito Animalista Italiano scrivere a partitoanimalista@gmail.com