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7 Gennaio 2023
9:50

Cani da caccia e da tartufo sequestrati a Gallipoli: erano rinchiusi tra fango e deiezioni

Un uomo di 80 anni deteneva in condizioni igienico sanitarie precarie 21 cani da caccia e da tartufo. Le guardie di Agriambiente hanno sequestrato gli animali.

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Ventuno soggetti di taglia diversa ma tutti di razza. nessun meticcio, principalmente cani da caccia e Bassotti, rinchiusi in condizioni igienico sanitarie precarie in un casolare di campagna. Le guardie zoofile di Agriambiente hanno sequestrato a Lecce gli animali detenuti in un’area collegata all’abitazione di un ottantenne a Gallipoli.

I cani si trovavano in alcuni box parzialmente coperti da lastre ondulate (da verificare l’eventuale presenza di eternit) e con uno spazio all'aperto. Ciò che ha portato al sequestro, però, è stata soprattutto la situazione igienico sanitaria in cui erano gli animali. I cani erano, infatti, costretti a camminare tra le proprie deiezioni accumulate a terra. L’acqua aveva fatto sì che si accumulasse un tappeto di melma e anche le delimitazioni dei vari box non rispondevano a standard di sicurezza. Le porte erano costituite da reti metalliche arrugginite con spuntoni che fuoriuscivano pericolosamente. Alcuni tufi sbarravano  l’accesso ai box, rendendo di fatto impossibile l’apertura di un accesso per entrare o uscire. È ipotizzabile che i cani rinchiusi venissero nutriti dall’alto senza aprire le porte installate per l’accesso ai singoli spazi.

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Una situazione che ha reso difficili le operazioni di verifica anche da parte delle guardie zoofile che, dopo aver informato il magistrato e provveduto al sequestro, nello svolgimento delle loro funzioni di polizia giudiziaria, hanno rinviato tutte le ulteriori operazioni da compiere assieme al personale specializzato ASL ai prossimi giorni. Dalle prime verifiche effettuate solo uno dei cani risulterebbe microchippato.

«I cani sono rimasti temporaneamente sul posto nell’impossibilità di trovare una sistemazione idonea in tempi così stretti – spiega a Kodami il Responsabile di Agriambiente Lecce Toni Russo – Cercheremo di spostarli al più presto previa autorizzazione del giudice. Siamo intervenuti a seguito di un esposto arrivato da alcuni cittadini. Probabile che gli animali venissero utilizzati per la caccia o per la ricerca di tartufi».

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Purtroppo situazioni come queste sono tutt’altro che infrequenti nella zona: « Svolgiamo questo tipo di attività da 13 anni dalla nostra sede di Nardò – conclude Russo – da quando si è creato il nostro primo gruppo di guardie zoofile, quando questa figura non era ancora diffusa in Puglia».

Adesso si attende la convalida del sequestro degli animali mentre il proprietario del casolare è stato deferito all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà.

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Roberto Maggi
Giornalista
Sono nato a Bari nel 1985. Sono un giornalista, fotografo e videomaker. Amo raccontare storie di animali sia con le parole che con le immagini. Sono laureato in giurisprudenza e da anni seguo la cronaca locale in Puglia. Amo tutti gli animali, ma in particolar modo i gatti. Faccio spesso amicizia con loro quando viaggio con la mia moto.
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