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29 Settembre 2021
16:21

Cani alla catena, le associazioni scrivono alla Regione Piemonte: «Legge obsoleta e inefficace, da cambiare»

Il Piemonte ha una legge «formulata in modo inadeguato» che permette la detenzione dei cani alla catena «per un lungo periodo di tempo, forse anche per tutta la vita». Animal Law Italia, Green Impact e Save the dogs non lo mandano a dire al presidente della Regione Alberto Cirio e a quello del Consiglio regionale Stefano Allasia. Lo fanno con l’obiettivo di chiedere, tempestivamente, una modifica normativa.

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Il Piemonte ha una legge «formulata in modo inadeguato» che permette la detenzione dei cani alla catena «per un lungo periodo di tempo, forse anche per tutta la vita». Animal Law Italia, Green Impact e Save the Dogs non lo mandano a dire al presidente della Regione Alberto Cirio e a quello del Consiglio regionale Stefano Allasia. Lo fanno con l’obiettivo di chiedere, tempestivamente, una modifica normativa.

«Al confronto con le normative più evolute, la legge regionale del Piemonte risulta obsoleta e inefficace per la prevenzione di un fenomeno considerato inaccettabile dalla collettività e quindi vietato non soltanto in molte Regioni italiane ma anche a livello internazionale», chiedono le associazioni che tra l'altro hanno avviato una petizione on line che ha già avuto circa 10.000 adesioni. Il Piemonte è in compagnia con Molise, Province autonome di Trento e Bolzano, Calabria, Valle d’Aosta, Sardegna, Toscana e Friuli-Venezia Giulia per modificare la normativa per garantire il rispetto di moderni standard di tutela e benessere dei cani. La situazione, però, è ancora più nera in Liguria, Basilicata e Sicilia, che non hanno alcun genere di disposizione legata alla detenzione dei cani alla catena.

Gli animalisti chiedono di introdurre «nei tempi più brevi possibili» una «norma ad hoc» ispirata ai modelli di Regioni come Campania e Lazio. A marzo, Green Impact e Save the dogs hanno pubblicato il rapporto “Verso il divieto di tenere i cani alla catena”, cercando di spiegare per quali ragioni, sotto un punto di vista giuridico, etologico e veterinario, salvo alcune rare eccezioni giustificate e in periodi di tempo definito, questa pratica deve essere vietata.

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«Tenere i cani alla catena costituisce maltrattamento degli animali, ovvero un atto intrinsecamente illecito che deve essere vietato – scrivono le associazioni ai vertici della Regione Piemonte – Il principio è riaffermato anche dalla Cassazione, con la sentenza n. 34087/2021». In questo atto il ricorso fatto ai giudici supremi riguardava il caso di un animale tenuto a una catena lunga solo 120 cm in uno spazio ristretto ed esposto per più ore al giorno al sole.

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