Per minacciare alcuni imprenditori agricoli a fini estorsivi avrebbero usato la violenza anche nei confronti di alcuni animali, arrivando ad uccidere un cane con un fucile. I Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani, supportati dai colleghi di Foggia, Bari, Potenza e Salerno, dal 6° Nucleo Elicotteri, dallo Squadrone Eliportato Cacciatori dei Carabinieri Puglia e dal Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare partita da Trani nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico di 17 persone.
Le ipotesi accusatorie riguardano più episodi di estorsione, anche con il metodo del cavallo di ritorno, danneggiamento, furto aggravato, incendio doloso, ricettazione, illecita concorrenza, induzione indebita a dare o promettere utilità, uccisione di animali e detenzione illecita di arma da fuoco.
Un fenomeno che gli investigatori attribuiscono alla cosiddetta criminalità rurale. Secondo l’impostazione accusatoria del Gip nell’area del territorio murgiano e pre murgiano ricadente nei comuni di Andria e Minervino Murge sono attivi due gruppi criminali, tra loro indipendenti, che, attraverso l’impiego di metodi violenti, tali da indurre un diffuso stato di assoggettamento nella collettività e consistenti nel compimento di estorsioni, danneggiamenti e furti in pregiudizio di imprenditori agricoli ovvero di proprietari di terreni, si contendevano il primato nel controllo del territorio, cercando di imporre servizi di guardiania abusiva a titolo di protezione.
Tra i numerosi episodi ricostruiti nel corso delle indagini, ne è emerso uno ritenuto particolarmente significativo e che si distingue per la drammatica crudeltà perpetrata nei confronti di alcuni animali. Uno degli indagati, in compagnia di un altro individuo, avrebbe sparato con un fucile da caccia a due cani, formalmente randagi, in quanto microchippati a nome del Comune di Minervino Murge, ma che evidentemente venivano accuditi da uno degli imprenditori vittima delle estorsioni, considerato che si aggiravano nei pressi dei terreni di sua proprietà. L’atto di violenza provocava il grave ferimento di uno degli animali e la morte dell’altro. La carcassa del cane con ferite da arma da fuoco è stata rinvenuta dai militari del Comando Stazione di Minervino Murge, coadiuvate dalle guardie zoofile, circostanza questa che aveva consentito di ricostruire l'episodio.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza dovrà essere accertata in sede di processo. 10 degli arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Trani e 7 posti agli arresti domiciliari presso le loro abitazioni, a disposizione del GIP.