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5 Gennaio 2024
18:46

Cane ucciso da un’arma da fuoco durante la notte di Capodanno a Licata

A Licata, in Sicilia, durante la notte di Capodanno un cane è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco. A denunciare il fatto il parroco della città, Pino Agozzino, seguito dal Partito Animalista Italiano.

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Un cane randagio è stato ucciso a Licata, in provincia di Agrigento, durante la notte di Capodanno, raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco. L’allarme è partito da un parroco del paese, Don Pino Agozzino, il primo a ritrovare il povero animale privo di vita e a sporgere denuncia allertando le autorità del posto.

Don Pino, avrebbe poi richiamato i cittadini durante la celebrazione eucaristica all’indomani del ritrovamento del corpo senza vita del cagnolino, spiegando i fatti e invitando tutti a rispettare gli animali, condannando e denunciando gli atti di malvagità e pericolosità sociale. Immediatamente dopo la denuncia del parroco, è giunta anche quella del Partito Animalista Italiano, che ha ne ha depositato una ulteriore tramite l’avvocato Cristiano Ceriello, con una istanza inoltrata alla Procura della Repubblica chiedendo immediati provvedimenti cautelari.

«È shock nell'Agrigentino per quest'assassinio. Un cane ucciso a colpi d’arma da fuoco nella notte di Capodanno, quasi come si trattasse di un “gioco”: è il terrificante episodio di violenza contro gli animali che si è registrato nella periferia Licata, il primo a denunciare il Parroco Don Pino – hanno dichiarato dal Partito Animalista Italiano – Ancora una vittima, ancora una denuncia che avremmo voluto evitare, serve agire il 2024 è iniziato come stava finendo il 2023, ancora reati gravissimi contro innocenti. Nessuno deve restare impunito».

Ancora da chiarire il movente, su cui ora indagheranno le autorità che procederanno a effettuare nei prossimi giorni un'autopsia sull'animale, al fine di far luce sulle circostanze che lo hanno condotto alla morte.

Da una preliminare ricostruzione dei fatti e da una prima visita veterinaria, sembra che l'animale sia stato colpito da diversi proiettili di arma da fuoco. Considerando che l'uccisione ha avuto luogo durante la notte di Capodanno, sorge la domanda se possa trattarsi di un "incidente", causato dall'usanza diffusa di festeggiare sparando botti, petardi e anche usando armi da fuoco. Ora si dovrà stabilire se l'uccisione sia stata intenzionale, indagando sulla possibilità che gli autori abbiano agito con dolo, magari approfittando proprio del caos di Capodanno, per colpire e uccidere il povero cane.

Indipendentemente dall'evolversi degli eventi, rimane una considerazione su cui tutti dovremmo riflettere: quella che dovrebbe essere la notte più felice dell'anno, si trasforma puntualmente in un incubo per tutti gli animali, siano essi domestici o selvatici, che divengono vittime di un'abitudine ormai superata ma sempre e comunque pericolosa.

All’inizio del nuovo anno 2024, risulta impensabile continuare a discutere di perdite di vite animali causate dall'essere umano in questo modo. Che si tratti di un "incidente" o di una sparatoria premeditata, il focus si sposterà ora verso la ricerca di giustizia per il povero animale.

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Federica Gennaro
Volontaria
Dottoressa in giurisprudenza all'Università degli studi di Palermo e volontaria animalista siciliana, sono operativa sul territorio nella gestione del fenomeno del randagismo. La scrittura e l'amore per gli animali sono da sempre le mie più grandi passioni e grazie a Kodami ho la possibilità di esprimerle al meglio.
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