Investito da un’automobilista pirata e lasciato a morire in strada, sotto gli sguardi impotenti di chi ha provato a soccorrerlo ma non sapeva a chi rivolgersi. È successo a un cane travolto pochi giorni fa sulla via dei Cinque Archi, a Velletri, uno dei Comuni che fanno parte del comprensorio dei Castelli Romani, alle porte di Roma. Una zona dove non esiste un pronto soccorso veterinario, e dove in caso di incidenti si può fare affidamento soltanto sull’iniziativa privata.
A raccontare l’accaduto è stato l’uomo che ha assistito all’incidente e si è fermato a prestare soccorso al cane: alle undici di sera ha provato a contattare il 112 perché «nessun veterinario o ambulatorio risponde al telefono», e dal 112 nessuno ha saputo dargli aiuto. Il cane alla fine è morto tra le sue braccia, lasciandolo addolorato e amareggiato.
«Trovo veramente surreale che a pochi giorni dal 2024 a Velletri e nei comuni limitrofi non ci sia un pronto soccorso veterinario, un ambulatorio aperto la notte o qualcosa che possa dare soccorso ai nostri animali – tuona il ragazzo sui social – Non mi limito solamente a casi come questo, ma anche un animale domestico, tenuto bene e con amore può avere un qualsiasi problema durante la notte, e allora? Bisogna aspettare la mattina per aiutarli? Personalmente credo che tutto ciò sia vergognoso, e invito quantomeno l'amministrazione del Comune di Velletri a fare qualcosa di concreto».
Il cane investito non aveva microchip, il che lascia pensare che si trattasse di un cane libero o, ipotesi peggiore, di un abbandono finito in tragedia, ma a prescindere dalle motivazioni per cui si trovava sulla strada (e del fatto gravissimo che chi lo ha investito è scappato senza prestare soccorso), l’accaduto ha suscitato grande indignazione e stimolato una riflessione. La denuncia social del giovane è stata infatti condivisa da molte altre persone, volontari e non, che hanno chiesto a gran voce che venga istituito un servizio di soccorso animali cui rivolgersi in situazioni come queste.
Richiesta che diventa sempre più pressante in molte regioni d’Italia, tanto da spingere molte amministrazioni a stipulare, appunto, convenzioni con associazioni per garantire il servizio di emergenza veterinaria. È il caso del Comune di Ventimiglia, in Liguria, che ha firmato una partnership con le Ambulanze Veterinarie Val Nervia per assicurare il soccorso in caso di incidenti o altre necessità da parte di animali, che si tratti di pet o fauna selvatica.